Carmelo Ezpeleta: “In MotoGP solo i migliori: non c’è più chi compra il posto”

Carmelo Ezpeleta: “In MotoGP solo i migliori: non c’è più chi compra il posto”
  • di Emanuele Pieroni
Il CEO di Dorna è tornato anche a parlare della proposta di mettere un limite al numero di piloti spagnoli e italiani
  • di Emanuele Pieroni
17 gennaio 2022

In MotoGP, adesso, corrono solo i migliori talenti. Lo ha detto Carmelo Ezpeleta, ammettendo che fino a qualche tempo fa c’erano piloti che avevano conquistato una sella in Classe Regina grazie a sponsor o a famiglie facoltose che avevano pagato per loro. “Purtroppo in un passato anche abbastanza recente è successo – ha detto Ezpeleta – Ma adesso è qualcosa che non accade più, ora i piloti che sono in MotoGP hanno team che hanno davvero creduto in loro e che pagano i loro ingaggi”.

Sembra normale, ma non lo è e, anzi, nella storia delle corse i così detti “piloti paganti” sono stati una costante, ecco perché Ezpeleta oggi parla di un vero e proprio successo. Ottenuto negli anni e lavorando per debellare un fenomeno più che radicato. Non tanto per criminalizzare il denaro, visto che gli interessi in ballo sono comunque sempre tanti, quanto per valorizzare il talento, con Ezpeleta che, proprio in nome del talento, si è detto contrario ad un’altra proposta.

“Da tempo – ha raccontato – c’è chi propone di mettere un limite al numero di piloti italiani e spagnoli. Non credo, però, che questa sia la strada giusta, penso, piuttosto, che dovremo essere bravi a trovare più Jack Miller, più Fabio Quartararo, più Johann Zarco così da avere una MotoGP più eterogenea dal punto di vista delle nazionalità di provenienza dei piloti. Ma mettere un limite solo perché ci sono troppi spagnoli e italiani non avrebbe alcun senso. In MotoGP devono esserci solo i migliori, a prescindere da dove arrivano e è così che è adesso”.