Max Biaggi: “Valentino Rossi è l’unico con qualcosa in più, ma ormai non basta”

Max Biaggi: “Valentino Rossi è l’unico con qualcosa in più, ma ormai non basta”
  • di Emanuele Pieroni
Il Corsaro, in una lunga intervista, ha parlato del mondiale in corso e del futuro, indicando anche il suo preferito: Franco Morbidelli
  • di Emanuele Pieroni
22 settembre 2020

Quartararo non scherza e con Mir, Bagnaia, Bastianini e Vinales rappresenta il futuro, insieme a Morbidelli, che mi piace davvero molto e che è molto solido”. E’ l’estrema sintesi di uno dei passaggi dell’intervista rilasciata da Max Biaggi alla Gazzetta dello Sport, che ha aggiunto: “Valentino Rossi ha tanta esperienza ed è ancora quello che ha qualcosa in più su tutti, ma oggi non basta, ahimè”.

Il pilota romano ha fatto il punto sul mondiale, commentando la bella vittoria del suo pilota Romano Fenati in Moto3 sull’asfalto del Marco Simoncelli World Circuit e finendo, inevitabilmente, col parlare di MotoGP. “Anticipare così tanto il mercato - ha detto - non fa correre sereni i piloti. Se uno deve buttare il cuore oltre l’ostacolo rischia di non farlo sapendo già che l’anno successivo dovrà andare via”.

Il riferimento, neanche troppo velato, è ad Andrea Dovizioso, con Biaggi che ammette di fare il tifo per l'italiano e aggiunge: “Romanticamente sarebbe bello che dopo tre secondi posti Dovi vincesse il Mondiale. Questa rincorsa anticipata al prossimo anno però io la boccio, è destabilizzante”.

Così come lo è, in qualche modo, anche un calendario anomalo, dovuto alla pandemia da Covid-19 e alle difficoltà a muoversi in ogni nazione: "E' un campionato strano, con ritmi forsennati. Gare tutte attaccate dove gli infortuni e gli errori si pagano, in cui si va fortissimo: a volte la classifica mi sembra quella della Moto3. Tutto dipende non solo dalla gomma posteriore, ma pure dalla centralina unica, come correre due gare sulla stessa pista permette di rifarsi a chi aveva faticato. Mi piacerebbe vedere l’Aprilia giocarsela, conquistare il primo podio. È evidente che sia cresciuta, ma le gare e le posizioni non ti danno il giusto miglioramento. Poi con solo un pilota, e senza Iannone è dura”.

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