MotoGP 2019. Maverick Viñales trionfa in Malesia

Giovanni Zamagni
Strepitosa vittoria del pilota spagnolo della Yamaha, davanti a Márquez e Dovizioso. Quarto Rossi, sesto Morbidelli, nono Petrucci, 12° Bagnaia, caduto (senza conseguenze) Iannone. Gara avvincente e intensa solo per la sfida tra Dovizioso e Rossi per il terzo posto: voto 6
3 novembre 2019

SEPANG - Quando vince, lo fa per distacco. C’era riuscito ad Assen, si è ripetuto a Sepang per il secondo successo stagionale, mai in discussione, nonostante l’ottima partenza di Marc Márquez dall’11ª posizione. Bravo Maverick Vinales, che quest’anno ha sfruttato al meglio le due possibilità più grandi che ha avuto nel 2019 per salire sul gradino più alto del podio: sotto questo aspetto bisogna solo fargli i complimenti.

Del resto, Viñales è un grandissimo pilota, al quale manca solo un po’ di costanza: ma se mette insieme tutti i pezzi - moto, prove, gomme, partenza, primi giri - diventa irresistibile. Un pilota così la Yamaha dovrebbe forse far di tutto per tenerselo stretto, ma Maverick pare sempre più attirato dalle sirene della Ducati.

Ma questo è il futuro: il presente è una gran gara e una stagione che si potrebbe concludere con il terzo posto in campionato: adesso Viñales ha sette punti di vantaggio su Alex Rins, quinto al traguardo, ma solo per essere partito piano: fosse scattato meglio, avrebbe portato la Suzuki sul podio.

Marquez e Dovizioso, che partenza

Mentre Quartararo partiva malissimo dalla pole, con Viñales bravo a incollarsi a Miller, scattato perfettamente con la Ducati, Andrea Dovizioso e Márquez hanno sfruttato al meglio i rispettivi 'motoroni', e dopo un paio di curve erano rispettivamente quarto e quinto.

Al terzo giro Viñales è andato in testa, con Márquez secondo e Dovizioso quarto al quarto passaggio: Marc ha provato a stare lì con Maverick, i due hanno fatto tempi in fotocopia per metà gara, poi il pilota della Yamaha ha allungato, e nemmeno Márquez questa volta ha potuto replicare, accontentandosi di un secondo posto come quello ottenuto dal fratello Alex in Moto2, nuovo campione iridato della categoria per la seconda volta.

Che sfida per il podio

Valentino Rossi è scattato male al via, è retrocesso fino al nono posto, poi ha fatto una bella rimonta fino ad arrivare in scia alla Ducati. Il numero 46 ne aveva di più, ma non poteva passare per la cronica mancanza di potenza, e da metà gara in poi si è assistito a un bel confronto tra due filosofie progettuali opposte: la GP19 velocissima in rettilineo, ma in affanno in percorrenza; la M1 "ferma" sul dritto, ma fantastica in curva.

Dovi si è messo in modalità 'gestione', controllando al meglio una moto complicata come dimostra l’ottavo posto finale di Miller, che dopo essere stato in testa ha perso inesorabilmente terreno. Ma Andrea ha sfruttato al meglio la sua Ducati, guadagnando abbastanza nei due rettilinei per impedire a Rossi di passargli davanti.

Per la verità, Valentino ci ha provato più di una volta, ma dovendo forzare moltissimo la staccata finiva inevitabilmente largo, e con il suo classico incrocio, Dovi ripassava davanti per un terzo posto importante su questo tracciato. Alla fine, Valentino ha dovuto anche stare attento al ritorno di Rins, ma nell’ultimo passaggio non ha dato modo al pilota della Suzuki di provarci.

Zarco, che peccato

Stava facendo una bella gara Johann Zarco, nono e secondo pilota Honda più veloce, ma al 17° giro è stato buttato a terra da un sorpasso oltre misura di Joan Mir, che poi è stato giustamente punito con un long lap penalty.

Gara da dimenticare per Fabio Quartararo, che dopo prove da protagonista ha sbagliato completamente la partenza e non si è più ripreso; stesso discorso per l’Aprilia, con Aleix Espargaró 13° e Andrea Iannone caduto mentre era 17°.

Domenica amara anche per Jorge Lorenzo, che però nel finale ha girato un po’ più veloce rispetto al lentissimo inizio.

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La classifica della gara

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 12 Maverick VIÑALES SPA Monster Energy Yamaha MotoGP Yamaha 165.2 40'14.632
2 20 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 165.0 +3.059
3 16 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 164.8 +5.611
4 13 46 Valentino ROSSI ITA Monster Energy Yamaha MotoGP Yamaha 164.8 +5.965
5 11 42 Alex RINS SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 164.8 +6.350
6 10 21 Franco MORBIDELLI ITA Petronas Yamaha SRT Yamaha 164.6 +9.993
7 9 20 Fabio QUARTARARO FRA Petronas Yamaha SRT Yamaha 164.4 +12.864
8 8 43 Jack MILLER AUS Pramac Racing Ducati 164.1 +17.252
9 7 9 Danilo PETRUCCI ITA Ducati Team Ducati 163.9 +19.773
10 6 36 Joan MIR SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 163.7 +22.854
11 5 44 Pol ESPARGARO SPA Red Bull KTM Factory Racing KTM 163.6 +24.821
12 4 63 Francesco BAGNAIA ITA Pramac Racing Ducati 163.2 +30.251
13 3 41 Aleix ESPARGARO SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 163.2 +30.447
14 2 99 Jorge LORENZO SPA Repsol Honda Team Honda 162.9 +34.215
15 1 82 Mika KALLIO FIN Red Bull KTM Factory Racing KTM 162.9 +34.461
16   55 Hafizh SYAHRIN MAL Red Bull KTM Tech 3 KTM 162.3 +44.319
17   17 Karel ABRAHAM CZE Reale Avintia Racing Ducati 162.1 +47.343
Non classificato
    5 Johann ZARCO FRA LCR Honda IDEMITSU Honda 164.2 4 Giri
    35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda CASTROL Honda 164.0 6 Giri
    29 Andrea IANNONE ITA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 163.0 9 Giri

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