MotoGP 2020. Il GP di Catalunya da 0 a 10

MotoGP 2020. Il GP di Catalunya da 0 a 10
Giovanni Zamagni
Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP di Catalunya. Un modo per ripercorrere quanto accaduto a Misano, non solo in pista e non solo in MotoGP
28 settembre 2020

Come nel 2002

Nessun pilota spagnolo ha vinto in Catalunya: non accadeva dal 2002, quando Manuel Poggiali trionfò in 125, Marco Melandri in 250 e Valentino Rossi in 500. Tra l’altro, è il quinto GP del 2020 (su 8 disputati, ovvero il 62,5%) che uno spagnolo non sale sul gradino più alto del podio. 

Zero, come i piloti spagnoli vincenti 

Una qualifica da ricordare/1

Dopo aver ottenuto la sua prima vittoria a Misano, Franco Morbidelli ha conquistato in Catalunya la sua prima pole position in MotoGP. Un’altra conferma della grande crescita di Franco.

Uno, come le pole in MotoGP di Morbidelli

Non accadeva dal 2007

Per la prima volta da quanto è tornata in MotoGP (2014), la Suzuki ha messo due piloti sul podio. L’ultima volta che ci era riuscita era stato nel 2007, nel GP di San Marino a Misano: anche allora, seconda e terza con Chris Vermeulen e John Hopkins.

Due, come le Suzuki sul podio

Una qualifica da ricordare/2

Tony Arbolino in Moto3, Luca Marini in Moto2 e Franco Morbidelli in MotoGP: era dal 2009 che non c’erano tre italiani in pole. Allora, Andrea Iannone in 125, Marco Simoncelli in 250 e Valentino Rossi in MotoGP partirono davanti a tutti a Brno, nel GP della Rep. Ceca.

Tre, come gli italiani in pole.

I giornalisti chiedono di poter lavorare

Il maledetto Covid-19 ha giustamente imposto regole severe, ma quello che sta facendo Dorna contro i giornalisti di tutto il mondo (eccetto quelli delle TV, naturalmente…) è inaccettabile. Mentre tutti gli altri addetti ai lavori si muovono nel paddock, con le dovute cautele, mentre alcuni piloti portano fidanzate, mogli, figli in pit lane, così come proprietari di team, i giornalisti sono obbligati a stare chiusi in uno stanzino, con la possibilità di incontrare solo team manager e tecnici. Non puoi fare niente, nemmeno fermarti per un attimo a salutare una persona: vieni fotografato e rimproverato come un bambino dell’asilo. Una situazione inconcepibile.

Voto quattro, alla Dorna

 

Dichiarazioni inconcepibili

Maverick Viñales è un bravissimo ragazzo, uno di quelli con cui è un piacere chiacchierare. Una bella persona, insomma, ma che non è in grado di controllare le emozioni quando le cose vanno male. Dopo il GP della Catalunya, Viñales ha sparato a zero contro la Yamaha (“Non va, con questa moto non puoi vincere”), “dimenticandosi” che Fabio Quartararò sulla sua stessa M1 era salito sul gradino più alto del podio. E non è la prima volta che accade, tutt’altro: già dopo Misano1 era stato molto critico, mentre Franco Morbidelli trionfava. Maverick deve imparare a prendersi anche le sue colpe, quando ce le ha naturalmente.

Voto cinque, a Viñales (ma meritava quattro).

Una vittoria sfumata

Darryl Binder (voto 9) ha conquistato il suo primo successo iridato, grazie a un gran ultimo giro. E’ stato bravissimo, ma secondo me Tony Arbolino e Dennis Foggia avevano la possibilità di vincere, ma non l’hanno sfruttata al meglio, sbagliando nel finale. Un’occasione persa.

Voto sei, ad Arbolino e Foggia 

In tanti possono trionfare

Darryl Binder si aggiunge ad Albert Arenas, Tatsu Suzuki, Dennis Foggia, Celestino Vietti, John McPhee e Romano Fenati: in nove GP abbiamo visto sette vincitori differenti in Moto3. Quasi come in MotoGP…

Sette, come i vincitori in Moto3

Una persona straordinaria

In pista è velocissimo, e sta diventando uno dei più forti della MotoGP, ma qui si prende in considerazione il Franco Morbidelli uomo: un ragazzo straordinario, con grandissimi valori umani, sempre attento a rispettoso di tutto e di tutti. Con le sue parole, i suoi modi di fare, i suoi messaggi sta conquistando tutti: un onore conoscere uno così.

Voto otto, a Morbidelli (ma merita 10 e lode)

Chissà che ansia a casa Espargaró...

Aleix e Pol Espargaró hanno un primato - triste - in comune: sono caduti entrambi nove volte dall’inizio della stagione. Solo Iker Lecuona è finito a terra più volte (10): non deve essere facile la vita in casa Espargaró…

Nove, come le cadute di Aleix e Pol

Una vittoria da fuoriclasse

A fine gara, Luca Marini ha dichiarato di non mettere il trionfo in Catalunya tra i suoi successi più belli. Ma secondo me è stato un trionfo straordinario, con Luca entusiasmante per velocità, gestione, acume tattico, determinazione nei sorpassi. Lo stesso Valentino l’ha definita “la gara perfetta”.

Voto dieci, a Luca Marini

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