MotoGP 2020. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Andalusia a Jerez

MotoGP 2020. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Andalusia a Jerez
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Perché le Yamaha hanno corso con gomme usate di 3 giri? C'è un allarme affidabilità per Yamaha? 
26 luglio 2020

Quali sono state le chiavi del GP?

  1. La sicurezza di Quartararo. Ormai Fabio si sente forte e nessun avversario gli fa paura: ha dominato dal primo giro;

  2. L’insicurezza di Vinales. Al contrario, Maverick si sente forte solo se può fare la sua tattica, andare subito al comando. Ma se qualcosa non va come dice lui, non riesce a concretizzare la sua velocità;

  3. Le rotture meccaniche. Prima Morbidelli, poi Bagnaia: i problemi tecnici dei due piloti italiani sono stati determinanti nell’esito della gara; 

  4. L’assetto di Rossi. Inconsistente settimana scorsa, molto efficace questa volta: tutto un altro Valentino, soprattutto in frenata;

  5. Le difficoltà di Dovizioso. Anche partendo dalla 14esima posizione, Andrea aveva la possibilità di fare una buona gara, ma ha dovuto lottare con l’anteriore della sua Ducati.


Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).
Quartararo 1’38”119 (3); Bagnaia 1’38”499 (4); Binder 1’38”594 (2); Miller 1’38”607 (3); P.Espargaro 1’38”723 (5); Vinales 1’38”752 (2); Nakagami 1’38”778 (5); Rossi 1’38”812 (2); Dovizioso 1’38”824 (7); Morbidelli 1’38”835 (4).

 

Cosa ha detto Pol Espargaro, settimo al traguardo?
Espargaro: “E’ stata la gara più difficile della mia vita, mi scottavano le mani per il caldo. Purtroppo ho sbagliato ieri in qualifica e oggi partendo così indietro ho sofferto particolarmente anche il riscaldamento della gomma anteriore. Un risultato al di sotto delle aspettative, soprattutto per colpa mia".

 

Perché le Yamaha hanno corso con gomme usate di 3 giri?
L’ha consigliato la Michelin sia alla Yamaha sia alla Suzuki: facendo un rodaggio della gomma, la temperatura si abbassa di una decina di gradi. Così ha spiegato il responsabile tecnico Piero Taramasso. In DopoGP sentiremo la spiegazione del nostro ing Bernardelle.

Lo scoppio del motore di Bagnaia ha creato una situazione di pericolo?
Effettivamente, Pecco si è fermato almeno mezzo giro dopo la prima fumata, quando gli è stata esposta sul cruscotto la bandiera “giallo/arancione a strisce oblique”. Nessuno si è lamentato e non ci sono state conseguenze, ma  stata certamente una situazione di pericolo.

C’è un allarme affidabilità per la Yamaha?
Sì, come ha ammesso anche Lin Jarvis.

E per la Ducati?
E’ stata una rottura pesante, perché ha tolto a Bagnaia il secondo posto (primo podio in MotoGP), ma non sembra esserci un reale problema. Almeno per il momento. 

Tre italiani sul podio in Moto2: era mai successo?
No, è la prima volta che accade.

 

Tre frasi del GP

3): Petrucci: “Di questi 15 giorni a Jerez salvo solo il biglietto di ritorno a casa”

2) Vietti: “Solo io posso andare in clinica mobile dopo essere salito sul podio”.

1) Paolo Simoncelli: “Mi sono emozionato quando ho visto Marquez provarci. Marco era così, tra loro sarebbe stata una sfida meravigliosa;

 

Io l’avevo detto
Giovanni Zamagni (diretta su Moto.it prima della Q1): “Marquez può fare un ottimo tempo”. Q1: Marc rientra al box senza completare nemmeno un giro.