MotoGP 2021. GP d'Italia al Mugello. Marc Marquez: “Prendo questo GP come un test”

MotoGP 2021. GP d'Italia al Mugello. Marc Marquez: “Prendo questo GP come un test”
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Marc è in grande difficoltà fisica: “Devo essere cosciente da dove vengo e qual è il mio livello. Siamo tornati al materiale 2019 e piano piano introduciamo le modifiche per capire la strada intrapresa. La Honda è una moto critica, devi essere al 100%: dopo il Catalunya faremo un altro test medico”
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28 maggio 2021

Scarperia - Lo aveva detto alla vigilia: “Qui farò molta fatica, l’obiettivo è solo finire la gara”. I fatti, purtroppo, stanno dando ragione a Marc Marquez.

“La placca inserita a suo tempo nella spalla è una di quelle fisse, non va rimossa. E’ chiaro che se dovesse creare dei problemi, andrebbe rimossa, ma al momento non è un'opzione sul tavolo. Dopo il GP della Catalunya farò un altro controllo medico: se sarà positivo, smetterò di prendere gli antibiotici. Sarebbe un altro passo in avanti verso il recupero fisico. Per quanto riguarda la spalla, dobbiamo capire bene la situazione, lo faremo sempre in quel controllo medico. E’ vero che la spalla è più instabile e oggi ho capito subito che qui avrei avuto una grande limitazione fisica. Dopo le FP1 ho confrontato i dati del 2019, in tre cambi di direzione, perdo due decimi per ciascun cambio. In curva non mi sento così male. Spero di avere migliore sensazioni in futuro”.

Cosa ci puoi dire del tuo adattamento con lo stile di guida?

“A Portimao e a Jerez ho cercato a lungo di adattare la moto al mio nuovo stile di guida, ho cercato di trovare una soluzione, una differente posizione sulla moto. Ma non era possibile guidare: nelle curve a sinistra mi sento come sempre, mentre in quelle a destra fatico molto. Ma dentro al box non parliamo più di questo, cerchiamo di risolvere i problemi della moto, altrimenti perdi troppo tempo. So che non posso guidare al mio livello, ma è positivo il modo in cui non perdo la mia competitività: sto perdendo un po’ di prestazioni, ma in futuro sarà meglio”.

 

Anche i risultati della Honda sono preoccupanti, al di là della tua condizione fisica: c'entra anche la gomma posteriore introdotta nel 2020?

“La gomma è uguale per tutti, è lo stesso pneumatico di Jerez 2020, quando stavo facendo una gran gara. Ho sempre detto che la Honda è una moto critica, per capire il limite devi cadere e ti toglie un po’ di confidenza. Io non sto pilotando al 100%, la moto si muove molto meno, perché non la porto al limite come sempre. E’ una moto critica, devi essere al 100% fisicamente e io in questo momento non sono preparato. E’ vero che soffriamo un po’ con la trazione, ma era già un po’ così nel 2019”.

 

C’è una possibilità che tu non corra domenica?

“Sappiamo che correre per prendere 5-10 punti, a essere super ottimista, non modifica il risultato finale. Questo è un anno di transizione, devo essere cosciente da dove vengo e dove sono. Bisogna prenderlo come un test pubblico invece di privato: un giocatore di calcio può allenarsi, noi non lo possiamo fare, devi allenarti in gara”.

 

Espargaro ha detto che adesso tutti i piloti Honda usano lo stesso materiale: è così?

“Io non lo so com’è la situazione, io sto utilizzando una moto molto simile all 2019, con qualche modifica. E man mano che mi trovo meglio, introduciamo le novità del 2020. Abbiamo deciso di fare un 'reset' dalla mia parte del box, per capire se stiamo andando nella giusta direzione e il mio livello di guida”

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