MotoGP 2021. GP di Francia. Francesco Bagnaia: "Ho sperato nel flag to flag"

MotoGP 2021. GP di Francia. Francesco Bagnaia: "Ho sperato nel flag to flag"
Giovanni Zamagni
Il ducatista svela di avere avuto dei problemi con l’asciutto: "C’era qualcosa che non funzionava nella moto, perdevo posizioni. Poi è arrivata la pioggia e ho fatto una bella rimonta. Al campionato non penso, è troppo presto, ma sono soddisfatto di quello che sto facendo"
16 maggio 2021

LE MANS - Dopo due podi consecutivi, Francesco Bagnaia si deve accontentare del quarto posto. Ma partendo 16esimo, è giusto considerarlo un ottimo risultato.

“Diciamo che non è stata una gara facile: sull’asciutto, c’era qualcosa che non andava bene nella moto e infatti perdevo posizioni. Quando ho visto i nuvoloni ho sperato con tutte le mie forze nel “flag to flag” e quando effettivamente ha iniziato a piovere ero contento.

Purtroppo ho fatto un errore, pensavo di essere alla giusta velocità, invece mi hanno detto che andavo a 63 km/h (invece di 60 km/h, NDA). Quindi ho dovuto fare due long lap penalty e sono stato costretto a un rimonta lunghissima e divertente. Sono arrivato quarto perdendo solo tre punti da Quartararo”.

Hai perso in prova la possibilità di giocarti il podio o la vittoria?

“Con l’acqua mi sono sempre trovato bene per tutto il fine settimana, mentre con l’asciutto ho faticato da venerdì, anche oggi c’era qualcosa che non funzionava. Sono stato disastroso in partenza, ho faticato nei primi giri, c’era qualcosa che non andava nella frizione. E’ vero che sono partito dietro, ma il problema ci sarebbe comunque stato. Comunque è la prima volta che faccio una gara “flag to flag”, è stato quasi divertente”.

Ma senza quel problema alla gomma morbida nelle FP2, che di fatto ti ha costretto a passare dalla Q1, senza riuscire a superarla, sarebbe stato diverso?

“Per la verità all’inizio delle FP2 ero veloce, ma sentivo comunque qualcosa di strano nel freno motore e nella frizione. Ed è quello che è successo anche oggi in gara. Fortunatamente è arrivata la pioggia è ho potuto cambiare moto: dobbiamo analizzare bene i dati e cercare di capire meglio cosa non funzionava. Sono soddisfatto di come sono andato con il bagnato, considerando che nel 2020 in queste condizioni ero in difficoltà”.

Puoi spiegare meglio cosa è successo nell’entrata in pit lane? Anche Miller è entrato troppo forte, è un problema della Ducati?

“Quando inserisci il sistema, devi comunque rallentare la moto, io non l’ho fatto abbastanza. E’ vero, però, è strano che solo io e Jack abbiamo sbagliato, forse c’è qualcosa che non ha funzionato”.

Un’altra grande rimonta: è qualcosa che ti è sempre riuscito bene?

“In Moto3, con la Mahindra, partivo sempre indietro ed effettivamente ho fatto tante rimonte. In Moto2, però, non me ne ricordo, se non quella in Australia (quando aveva il primo match point per il titolo mondiale, NDA) quando ero partito 17esimo ed ero risalito fino al 5-6 posto, per poi perdere di nuovo. Con la Ducati ho già fatto un paio di ottime rimonte, bello”.

Ma la vedi anche come un’occasione sprecata? In fondo, sia a Portimao sia qui potevi anche vincere se fossi partito più avanti.

“Ci penso e stiamo lavorando perché non accada più, queste gare mi sono servite da lezione. Comunque, considerando i problemi che ho avuto, due long lap penalty, è andata benissimo finire quarto”.

La sfida per il titolo sembra tra i piloti Ducati e Quartararo: è meglio lottare contro un avversario con la tua stessa moto o con una differente?

“E’ bello che ci siano più Ducati davanti, questo ti aiuta, ti stimola, ti dà fiducia, sai che puoi studiare i dati degli altri per avere un aiuto. Ma tutti gli avversari in pista, indipendentemente dalla moto, vanno battuti, non fa differenza”.

Miller ha vinto la seconda gara consecutiva: preferiresti avere un compagno tipo Bottas per Hamilton?

“Hamilton e Bottas sono due grandissimi piloti, Bottas arriva secondo solo perché Hamilton è il più forte di tutti. Avere Miller come compagno di squadra mi va benissimo, è uno stimolo per migliorare”.

Ma ci pensi al titolo?

“Non sono ancora abituato a questo. E’ bello essere davanti dopo un fine settimana così complicato, mi trovo bene con la moto e la squadra, ma non ce la faccio ancora a pensare al titolo. E’ troppo presto dopo cinque gare, credo che dopo Misano (a metà settembre, NDA)  la situazione sarà più delineata. Per il momento, sono soddisfatto di quello che sto facendo”.