MotoGP 2021, GP Gran Bretagna a Silverstone. Valentino Rossi: "Sarebbe bello avere Dovi in squadra"

MotoGP 2021, GP Gran Bretagna a Silverstone. Valentino Rossi: "Sarebbe bello avere Dovi in squadra"
Giovanni Zamagni
Valentino commenta la possibilità che Andrea diventi suo compagno di squadra: “Abbiamo lottato tanti anni insieme, abbiamo un buon rapporto, c’è stima reciproca”. Sul fantomatico sponsor del fantomatico principe: “Sono cose un po’ difficili da capire, ma il team si farà”
26 agosto 2021

L’ultima vittoria Yamaha risale al 2015: fu Valentino Rossi a portare la M1 sul gradino più alto del podio. Una statistica che vale poco o nulla per il 2021, ma che conferma che questo è un tracciato gradito al campione di Tavullia.

“E’ bello essere a Silverstone: questa pista mi piace molto, è una delle mie preferite, perché è molto veloce, molto lunga, molto tecnica. Guidare qui una MotoGP è un vero piacere. Nel 2019 ero stato veloce, ero partito dalla prima fila e avevo lottato per il podio, per poi chiudere quarto”.

 

Le domande sul GP di Gran Bretagna, di fatto, finiscono qui. Poi, con Valentino si parla d’altro.

“Vinales? Pensavo che dopo le scuse si potesse trovare un accordo con la Yamaha, ma la realtà è che io so quello che sapete voi. Questo movimento creerà altri spostamenti, vedremo nelle prossime gare. Sarà interessante vedere Vinales sull’Aprilia: lui è molto veloce, la moto è competitiva e in crescita. Bisognerà anche vedere chi andrà nel team ufficiale: forse Franco Morbidelli (è sicuro, NDA) e vedremo chi sarà il mio compagno di squadra”.

 

Qualcuno domanda a Rossi se potrebbe essere lui ad andare al posto di Vinales fino al termine della stagione, ipotesi immediatamente scartata da Valentino, mentre sulla possibilità di avere Andrea Dovizioso come compagno di squadra a partire da Aragon, è sinceramente contento.

“Sarei molto felice di avere Dovi come compagno di squadra, abbiamo lottato tanti anni insieme, abbiamo un buon rapporto, c’è stima reciproca”.

 

Inevitabile la domanda sul fantomatico sponsor e sul fantomatico principe che dovrebbe finanziare il team VR46 nel 2022: come sempre, Rossi è piuttosto vago nella risposta, ma forse per la prima volta fa capire che si sta lavorando a un'alternativa.

“Non sono la persona giusta per parlare di questi dettagli, ho avuto altro da fare in questo periodo… Quello che so è che il progetto MotoGP va avanti, il team lo faremo comunque. Quello dello sponsor non è in cima ai miei problemi, ci stanno lavorando: ci sono cose un po’ difficili da capire, ma il progetto della squadra va avanti”.

 

Dopo aver annunciato il ritiro a fine stagione, settimana scorsa è arrivata la notizia che Valentino diventerà papà; ma per il pilota Rossi non cambia nulla.

“Fa parte della mia vita privata, sono molto contento, ma da pilota non mi cambia niente. Ho fatto l’annuncio del ritiro in Austria perché l’avevo promesso: forse mi ha un po’ tranquillizzato, ma per il resto è tutto uguale. Ci sono ancora un po’ di GP da fare, da qui alla fine della stagione sarò sempre un pilota al 100%”.

 

Si tira in ballo anche il Covid, preso da Valentino nel finale della scorsa stagione: c’entra con la mancanza di risultati?

“E’ vero che le mie prestazioni da allora sono peggiorate, ma non credo sinceramente di avere problemi fisici. Mi posso allenare bene, abbiamo fatto delle verifiche e il Covid non ha lasciato traccia, sono a posto fisicamente”.

 

Una considerazione anche su Bryan Toccaceli, lo sfortunato pilota di motocross rimasto su una sedia a rotelle dopo un incidente e da qualche anno inserito nella VR46 Academy.

“Il suo incidente è stato uno shock per tutto noi: era un nostro amico, in particolare di Stefano Manzi. Lui è uno che aveva tantissima energia e forza, quanto gli è successo è stato uno shock. Poi abbiamo cercato di fare qualcosa insieme, è il nostro coach all’Academy per il motocross, lavora anche per il Master Camp: è una bella cosa, lui sta lungo il circuito, vede quello che facciamo, è contento. Quando sei a contatto con qualcuno che ha questo problema, ti trasmette motivazione e forza. È bello stare con lui, anche alla sera, perché è un casinista”.