MotoGP. Danilo Petrucci: “Dani Pedrosa è un gigante, come Muhammad Ali”

MotoGP. Danilo Petrucci: “Dani Pedrosa è un gigante, come Muhammad Ali”
Giovanni Zamagni
Alla vigilia dei secondi test in Qatar, Danilo spiega le difficoltà incontrate e, soprattutto, elogia Dani, il collaudatore della Ktm. “Mi sono sempre chiesto come facesse a guidare una MotoGP: fa una grande differenza nelle condizioni più difficili. Sulla moto abbiamo la stessa opinione, questa non è la pista migliore per la RC16”
9 marzo 2021

Il debutto in KTM è stato difficile, ma Danilo Petrucci non se lo aspettava facile.

“Quando cambi moto è sempre complicato e lo è ancora di più per un pilota 'grande' come me. Analizzando i dati, abbiamo visto che ci sono alcuni punti - per esempio dalla curva 1 alla 4 - dove sono allineato, in altri dove sono lontano: in due curve, dalla 6 alla 8 perdo due decimi. Questa è una delle mie piste preferite, dove in passato sono sempre andato piuttosto forte: è chiaro che non fa piacere essere così indietro, ma bisogna avere un po’ di pazienza, anche con la squadra dobbiamo conoscerci meglio. Ma la KTM ha un potenziale incredibile”.

Stranamente, nei primi te giorni di test, anche il collaudato Dani Pedrosa ha fatto un po’ di fatica, girando più piano delle aspettative. Ecco cosa pensa Petrucci di Dani e delle sue prestazioni.

“Ho una grandissima stima di Dani, lui è un gigante, il Muhammad Ali della MotoGP! Lui ha sempre fatto la differenza nelle condizioni più difficili, come per esempio a Sepang, un tracciato fisicamente e tecnicamente tostissimo. Dani, nei test 2020, aveva fatto 1’58”6 al secondo giorno e con la Honda è sempre andato fortissimo. Lui ha uno stile di guida incredibile, quando c’è poca trazione fa una grande differenza: dove io lascio i freni a Sepang, lui ha già il gas in mano… Mi sono sempre chiesto come facesse a guidare così una MotoGP, ma purtroppo nella nostra carriera ci siamo incontrati poco, abbiamo avuto poche sfide in pista, perché quando lui andava forte io ero lento e viceversa. Forse proprio per le nostre caratteristiche fisiche… Mi ha fatto molto piacere parlarci in questi giorni ed è stato bello che sia venuto dentro al box per confrontarsi con me. E per quanto riguarda la moto, credo che questa non sia la pista migliore per la KTM: sono altri i circuiti dove poter sfruttare la stabilità in frenata, la grande trazione e l’ottima erogazione del motore. Adesso sto faticando, non guido bene la moto, ma mi aspettavo certe difficoltà. Magari un distacco minore, ma comunque sapevo che qui non sarebbe stato facile”.