Pedro Acosta non ha fretta: “La MotoGP può aspettare. Casey Stoner mi ha fatto sentire un dio”

Pedro Acosta non ha fretta: “La MotoGP può aspettare. Casey Stoner mi ha fatto sentire un dio”
  • di Emanuele Pieroni
Il giovanissimo campione del mondo della Moto3 preferisce fare le cose con calma: “Passare dalla Moto2 potrà farmi solo bene. I complimenti di Stoner? Ancora non ci credo!”
  • di Emanuele Pieroni
13 gennaio 2022

L’idea di vincere il titolo da debuttante in Moto2 non lo spaventa e, anzi, lo carica, ma Pedro Acosta non è uno che intende fare i conti con troppe pressioni. “Certo che proverò a vincere il titolo, ma la priorità è fare esperienza nella nuova categoria” – ha detto in una intervista a The Race. Il giovanissimo campione del mondo della Moto3, quindi, non vive con rammarico il mancato passaggio alla MotoGP e, anzi, considera l’esperienza nella classe di mezzo come un passaggio fondamentale per la sua carriera: “Avevo la possibilità di andare direttamente in MotoGP – ha raccontato - ma la fretta non è mai buona consigliera. Ho 17 anni e devo imparare molto. Penso che la Moto2 mi aiuterà a fare meno errori, ad essere più concentrato, ad essere un po' più professionale. Penso che sarà molto meglio arrivare in MotoGP tra qualche anno che direttamente dalla Moto3".

Giovane, ma con le idee già chiare, visto che Pedro Acosta non ha dubbi anche sul marchio con cui vorrebbe scalare le categorie del mondiale fino al sogno di vincere un titolo in MotoGP: “KTM è stato il primo marchio che ha creduto in me, quando non avevo niente – ha spiegato Acosta - Da allora ho sempre avuto questa frase in testa, 'crediamo in te'. Perché, quindi, non andare in MotoGP con loro? Ho creduto in Aki e nella sua squadra sin dal primo giorno. Porterò il mio capotecnico Moto3 in Moto2. Ho l'analista di Remy, uno dei suoi meccanici e uno nuovo. Mi aiuteranno, ma dovremo crescere tutti insieme”.

La promessa c’è e, a quanto pare, anche le premesse, con Pedro Acosta che in questi giorni ha incassato un edorsement di quelli che fanno tremare le gambe: “Mi sono sentito un dio quando Casey Stoner mi ha detto di essere un mio fan – ha concluso – A volte penso ancora di essermi sognato tutto e che non può essere vero che il mio idolo abbia detto una cosa del genere. Le sue parole di aiuteranno, recentemente abbiamo anche parlato molto e mi ha spiegato che l'importante non è vincere nelle categorie minori, l'importante è essere preparati per la MotoGP e provare a vincere lì. Penso che entrambe le categorie, Moto2 e Moto3, ti aiutino molto, ma la Moto2 ti insegna a gestire le gomme, a non sbagliare, a cercare di avere il tuo ritmo. Quindi la Moto2 è adesso la migliore opportunità per me e dobbiamo fare bene lì per essere pronti al grande salto”.