Rossi, non ce n'è per nessuno!

Rossi, non ce n'è per nessuno!
Giovanni Zamagni
Valentino conquista la pole e straccia tutti i record della pista di Sepang . Lorenzo si becca oltre mezzo secondo mentre Stoner resta fuori dalla prima fila.
24 ottobre 2009

Gran Premio della Malesia - MotoGP

Da Sepang:

Vista così, non ce n'è per nessuno. Su una delle sue piste preferite, dove ha già vinto cinque volte ed è salito complessivamente sette volte sul podio, Valentino Rossi ha conquistato una impressionante pole position, rifilando 569 millesimi a Jorge Lorenzo, risalito proprio nel finale in seconda posizione. 

Valentino Rossi ha conquistato una impressionante pole position, rifilando 569 millesimi a Jorge Lorenzo

Trovata la giusta sistemazione della moto in configurazione gara, con gomma morbida anteriore e dura posteriore, Valentino negli ultimi 30 minuti si è insolitamente concentrato sulla prestazione secca sul singolo giro, montando anche al posteriore una copertura morbida. Con risultati strepitosi, perché Rossi ha addirittura battuto il suo stesso primato, ottenuto nel 2007 con le gomme da tempo.

"E' stato un gran turno!" Ha commentato Valentino visibilmente soddisfatto. "Alla fine, nell'ultimo giro, non ha funzionato il display che mi dà il tempo sulla moto e quando su uno dei mega schermi ho visto 2'00"518 ho temuto che qualcuno mi avesse fregato. Invece era stato io a farlo e sono piacevolmente sorpreso. Un gran tempo, addirittura più veloce del mio primato del 2007. E' stato sicuramente un ottimo turno, nel quale abbiamo lavorato bene: dobbiamo solo riuscire a far scivolare un po' meno la gomma posteriore".

Di tutt'altro umore Lorenzo, che certo non pensava di subire un distacco così alto. E anche sul passo gara, Jorge è piuttosto lontano da Valentino.

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Lorenzo parte indietro e dovrà mettercela tutta per contrastare un infernale Valentino Rossi

"Con la gomma morbida non sono poi andato così male, invece con quella dura ho fatto una gran fatica a trovare il ritmo. Non siamo perfettamente a posto, dobbiamo migliorare nel warm up".

A completare la prima fila, Dani Pedrosa, che ha avuto problemi opposti a quelli del connazionale.
"Non sono troppo soddisfatto, perché con le coperture morbide siamo stati più lenti che con le dure e soltanto nell'ultimo giro ho fatto un tempo discreto. Per la gara, però, dobbiamo essere più competitivi".

Tra i Magnifici Quattro, questa volta è toccato a Casey Stoner rimanere fuori dalla prima fila. Velocissimo sul passo gara nelle libere del mattino, Casey non è riuscito a ripetersi nel pomeriggio, sempre rallentato da problemi di trazione che lo affliggono fin dal primo turno.

Chi invece è andato fortissimo è stato Loris Capirossi, quinto con una Suzuki che nelle mani di Chris Vermeulen non è andata oltre il 14esimo posto.
"A Phillip Island sembravo uno incapace di guidare - racconta Loris - mentre qui mi difendo alla grande, perché la moto me lo permette. Il nostro punto forte è la staccata, che io riesco a sfruttare al meglio. Il problema è l'affidabilità, ma se il motore regge possiamo fare una buona gara, a ridosso dei primi".

Deludente, purtroppo, ancora una volta Andrea Dovizioso, che su uno dei suoi tracciati preferiti ha chiuso all'undicesimo posto, staccato di 1"8 da Rossi e di 1"1 dal compagno di squadra Pedrosa: Andrea ha mille scusanti e questa moto proprio non la digerisce, ma, in ogni caso, dovrebbe sempre essere più veloce di Elias (sesto), De Puniet (ottavo) e De Angelis (decimo).


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