Stefania Palma: “Per Valentino il cambio di team è un lutto”

Stefania Palma: “Per Valentino il cambio di team è un lutto”
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
La mamma di Vale e di Luca a cuore aperto sulla stagione che parte in Qatar, la prima per lei con entrambi i figli in MotoGP. Vale ha superato la delusione perché ama la moto, Luca non è ancora a posto con la Ducati, lei sarà appiccicata al televisore fin da venerdì. Supera lo stress analizzando i tempi
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
19 marzo 2021

Al telefono con Stefania Palma, la madre di Valentino Rossi e di Luca Marini. Tutti e due nella massima categoria, che effetto le fa?

“Quando ti piacciono le moto aspetti sempre la prima gara e adesso c’è ancora più attesa. Con due figli in MotoGP per me è più impegnativo… perché la velocità c’è”.

Cominciamo da Luca?

Ho scambiato due parole con lui appena è rientrato dai test, lunedì ripartiranno entrambi per il Qatar, e mi è piaciuto come ha parlato, è concentrato e sereno. E’ felice di aver provato questa nuova moto e gli è piaciuta, anche se ancora deve risolvere i problemi di seduta. Se gli do consigli? (e ride ndr), ma no, prima devo vedere per capire. E adesso che non si può neanche più andare a seguire le gare….

Luca va in MotoGP sulla Ducati. Ti ha sfiorato il pensiero che Valentino con la Ducati ha attraversato il periodo peggiore della sua carriera?

Ma no, assolutamente. E’ un’altra moto rispetto ad allora ed è una moto italiana. Non mi interessa che la proprietà sia tedesca, la moto nasce ed è fatta qui. Poi penso che sia la moto giusta per iniziare a capire una MotoGP: lo so che non è la più facile, ma tutti dicono che sull’elettronica Ducati è più avanti. Bagnaia ha avuto tante difficoltà il primo anno, dici? Va bene, allora ti dico che quando hai imparato con quella sei più avanti.

Le differenze tra Luca e Vale? Stefania anticipa che se si mette a fare confronti poi loro la sgridano. E se la cava così.

Valentino ha iniziato sulla MotoGP quando i tempi erano diversi, la sensibilità e l’intelligenza del pilota facevano la differenza, oggi c’è l’elettronica, che è un aiuto ma che complica molto le cose. Il talento del pilota è meno determinante. Adesso vediamo Luca: lui è più scientifico, più razionale direi.

Certo, dico io, per Luca sarà ben difficile replicare la carriera di Valentino, che a diciotto anni era già un campione del mondo…

Abbiamo fatto degli errori, con Luca. Errori che hanno complicato la sua carriera: Luca ha dovuto combattere per anni anche contro di me, che mi opponevo. Ma ha vinto perché è uno tosto e adesso ne sono contenta: Luca ci è arrivato con i suoi mezzi e le sue capacità.

E Valentino? Questa è una tappa fondamentale per lui. Dopo tanti anni nel team interno adesso passa in una squadra satellite. Ci saranno forse anche dei vantaggi, tipo lo sviluppo che non spetta a lui e lo lascerà più libero di concentrarsi sulla guida… Ma Stefania mi interrompe.

L’anno scorso è stata una bella batosta, per lui all’inizio. Non si aspettava questo spostamento di team, da principio lo ha accusato. Per lui è stato un lutto. Ma poi…

Poi?

Poi quando ami la moto… ha prevalso la passione.

Restando all’anno scorso, un’altra delusione: Luca ha sfiorato il titolo della Moto2, ha vinto tre gare come Enea, era partito bene poi è andata storta.

La gara di Le Mans è stata la chiave, con quel volo davvero tosto e tutto quello che è seguito. Ancora ne risente, la caviglia si gonfia, per fortuna sulla moto non sembra dargli noia. E’ stato un po’ sfortunato: per vincere il titolo occorre che tutto giri al meglio.

Cosa ti aspetti, sportivamente parlando, dalla stagione che si aprirà in Qatar?

Che non ci sarà la supremazia di un pilota sugli altri, che ci sarà equilibrio perché ci sono tanti piloti forti e alla fine il 2021 sarà simile al 2020. Marquez, dici? Sono contenta che rientri, chi ama il motociclismo non può pensare di aver perso uno così. Se lo merita, di tornare là dov’era.

Stefania non vuole entrare nel merito degli obiettivi dei figli e delle sue aspettative. Si può però dire che per i suoi ragazzi il Qatar sarà un momento significativo…

Per Vale, speriamo che la moto sia cresciuta. Se no facciamo poca strada. Luca ha fatto bene i test e si è divertito, ma deve ancora cucirsi la moto addosso e vediamo, vediamo venerdì con i primi turni di prova. La Ducati gli ha detto che questo problema si risolve. Lui come hai detto tu è lucido e calmo: ha la capacità e soprattutto la testa per fare tutti i venti giri con un buon ritmo.

Già, ma per lei, per Stefania Palma, come sarà seguire per la prima volta i due figli nella classe MotoGP? Resterà a casa, a Tavullia, certo: ma sarà sempre davanti al televisore?

Sempre, come d’abitudine del resto: non perdo un turno, guardo tutte le dirette. E sarò rigorosamente sola, non riesco ad avere qualcuno intorno, ho bisogno di concentrazione e di silenzio assoluto.

Il giorno più bello da quando è coinvolta nelle corse?

Sono tanti giorni: sono quelli dal lunedì al venerdì e soprattutto d’inverno, quando non si corre.

Insomma un bello stress e che dura da tanto tempo, faccio due conti e dico: almeno dalla metà degli anni Novanta…

No, da vent’anni prima, con Rossi (e si riferisce a Graziano, ndr). Se dormo? Fortunatamente sì e senza alcun aiuto. Se uso tecniche di rilassamento come lo Yoga? Macchè, l’unico modo che conosco per tenere la mente occupata è guardare i tempi e analizzarli.