CIV 2023, Vallelunga. Simone Corsi: "Questo sport sta diventando da fighette!"

CIV 2023, Vallelunga. Simone Corsi: "Questo sport sta diventando da fighette!"
Angelo Acosta
Dopo il sorpasso all'ultimo respiro in Gara1 su Mercandelli, nel dopo gara è successo di tutto
17 giugno 2023

Vallelunga - Quello che è successo in pista l'abbiamo raccontato qui. La gara della categoria Supersport 600 Next Generation è stata infuocata, ricca di sorpassi, ma anche di decisioni da parte della Direzione Gara che hanno creato caos tra i due protagonisti degli eventi, soprattutto dopo le dichiarazioni accese di Simone Corsi.

Stiamo parlando del sorpasso finale di Simone Corsi (Altogo Racing Team) su Roberto Mercandelli (Team Rosso e Nero) avvenuto alla curva "Tornantino", reputato azzardato e pericoloso da parte della Direzione Gara che ha deciso per la penalizzazione del pilota romano e per la sua retrocessione in seconda posizione.

Roberto Mercandelli dal canto suo, ha perso la potenziale vittoria, ha perso punti e non ha potuto combattere fino all'ultima curva come avrebbe probabilmente voluto.

Le dichiarazioni finali di Corsi sono state importanti, forti, fanno riflettere e hanno certo nervosismo nel paddock. 

Ecco com'è andata:

Scontro di gara o entrata pericolosa?

Simone Corsi è uno dei veterani del paddock, uno che ha corso nella sua carriera per tantissimi anni tra i migliori della categoria Moto2 del Mondiale, uno che ha militato nella stessa griglia di piloti come Marquez, Bagnaia, Marini etc, uno che non dice le cose "a caso" e le sue parole hanno un peso importante qui, nel Campionato Italiano Velocità dove, con il suo team Altogo Racing, sta ben figurando in mezzo a tanti giovani assetati di vittoria, dimostrando grande velocità e grinta in ogni gara.

Oggi a Vallelunga in Gara1 ha dato spettacolo: si è reso protagonista di una gara epica, con grandi sorpassi, con lotta continua insieme a Fuligni, Pusceddu e Mercandelli. Quest'ultimo, reduce da due round nei quali non aveva proprio brillato nonostante le aspettative, si è guadagnato con forza la prima posizione e stava spingendo molto bene, fino al fatto che ha generato la sua caduta.

La manovra di Corsi è stata dura, voluta: ha mollato i freni per poter passare da una porta con uno spiraglio troppo piccolo, che lui ha voluto aprire con forza e, nella manovra, purtroppo ha spinto letteralmente sull'erba Mercandelli, che poi nel voler rientrare in fretta in pista è caduto e si è giocato la possibilità di lottare fino alla curva "Roma" e al traguardo finale.

Le dichiarazioni post gara: "è uno sport da fighette!"

Quello che ha fatto scaturire il nervoso generale del team Rosso e Nero, sono state probabilmente anche le dichiarazioni dell'alfiere romano nel post gara:

Ai microfoni di Chiara Magna (CIV) nel parco chiuso, Simone Corsi visibilmente deluso ha dichiarato: "Questo sport sta diventando sempre più da fighette!". 

Può capitare che un pilota, un essere umano, a caldo si faccia trascinare dalla foga e non pesi bene le sue parole, soprattutto dopo che si è visto sfumare la vittoria in casa sua, per una decisione di "terzi".

La cosa che fa pensare e mi ha fatto riflettere è stata che, le medesime parole, uguali, con tono ancora più piccato, sono state ripetute durante le interviste in Sala Stampa, dopo 15 minuti dalla fine della gara: "questo sport sta diventando sempre più da fighette!".

Corsi e Mercandelli - attimi prima del sorpasso indagato
Corsi e Mercandelli - attimi prima del sorpasso indagato

Ma è veramente diventato uno sport da "fighette"?

Nel mondo dello sport c'è sempre un arbitro: una figura o una commissione che ha il compito, arduo e difficile, di "decidere". Decisioni che vengono prese in base ad un regolamento, un'insieme di norme, condiviso e sottoscritto da chiunque svolga o voglia svolgere un determinato sport. Se questa commissione decide che un'azione sul campo di gioco non rispetta una regola scritta dello sport, è corretto sanzionare. Punto.

Le regole del gioco sono queste: si può discutere in merito all'interpretazione di una certa regola in un determinato momento, corretto, ci sta: ma la professionalità di un atleta, soprattutto con l'esperienza di Simone Corsi, deve andare oltre, ha delle responsabilità su quello che dice, come ogni atleta di un determinato sport.

Il motorsport è un'attività determinata "ad alto rischio". Nelle moto in particolare bisogna stare molto attenti, visto che i mezzi a due ruote oggi sono sempre più performanti, più veloci, più potenti e più "facili". Questo significa che le manovre che un tempo potevano essere meno pericolose (o reputate tali), oggi non possono essere viste così e, la Direzione di Gara, le "safety commition", lavorano ogni giorno per la sicurezza di tutti, piloti e addetti ai lavori.

Sono il primo coscente che il nostro sport è fatto di spettacolo, di contatti, di sorpassi! In prima persona sono saltato sulla sedia della cabina di commento quando ho visto e raccontato questa manovra insieme ad Andrea Minerva (Commentatore del CIV). Sorpasso spettacolare, stupendo per chi guarda le gare, per gli appassionati di questo meraviglioso mondo, ma il gioco sta anche nel decidere di fare manovre di questo tipo e, come nel calcio, non prendersela se la "VAR" ti annulla il goal decisivo, facendoti perdere una partita, per un fallo di gioco.

Nei box delle squadre si vocifera che sia successo di tutto, che siano venuti a contatto, ma non vogliamo buttare benzina su un fuoco che, con un semplice: "ho fatto una manovra azzardata, forte, stupenda, ma qualcuno ha reputato che fosse sbagliata, prendo atto, ci vediamo domani in Gara2, ciao", si sarebbe concluso in maniera professionale.

Giusto e sbagliato dividono, in mezzo c'è il buon senso e la passione per questo sport.