Africa Eco Race. D-7. La prima vittoria di Paolo Lucci!

Piero Batini
  • di Piero Batini
L’Africa Eco Race “certifica” Paolo Lucci. Il 27enne di Castiglion Fiorentino ottiene la prima vittoria di Tappa in un grande Rally. Tattica e circostanze ricordano il grande Meoni, cui è dedicata la vittoria e il terzo posto nella generale.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 gennaio 2020

Aidzidine, Mauritania, 14 Gennaio 2020. Settima Tappa di Africa Eco Race. Il Rally sulle tracce delle origini è entrato in Mauritania e disputa la Chami-Aidzidine, 650 chilometri di affascinante desolazione in uno dei deserti che sono l’icona della storia della Dakar. 477 di quei chilometri sono di Prova Speciale. Non facile. Il vento dei giorni scorsi ha spazzato via i segni delle piste, la navigazione nel mare di sabbia e di dune è un’assunzione di responsabilità.

I particolari del quadro si compongono in modo magistrale. Come sempre in occasione di un grande evento. Paolo Lucci, terzo nella Chami – Aidzidine, è partito alle spalle di Sutherland e Gritti, li ha raggiunti e superati. Poi, attorno al chilometro 120, la sua moto si è spenta. Si è fermato e ha scoperto subito il tubo della benzina, staccato. Ha riparato ed è ripartito. Da solo. “Obbligato” a navigare, ad assumersi quella responsabilità.

La resa dei conti è al rifornimento. Paolo è primo. Nessuno davanti. Alle sue spalle, lontani, Alessandro Botturi e Pal Anders Ullevalseter hanno preso un granchio. Nel giorno in cui avrebbero dovuto fare la differenza partendo da dietro, hanno sbagliato pista e si sono persi. Paolo riparte. La pista gli piace, è il momento di provarci. Alza il ritmo, controlla la velocità. La tappa è scorrevole e la navigazione viene bene. All’arrivo è ancora da solo. Al traguardo è primo, poi terzo perché per un attimo è apparso Poskitt, un cortocircuito del sistema automatico. Lo “spilungone” britannico non si capacita e prova anche a fare un reclamo, poi respinto di tacco vista l’infondatezza della protesta. Meglio aspettare, comunque, per esser sicuri. Naturalmente Paolo ingrassa nel cuore e l’herpes di tensione che aveva sul labbro è riassorbito istantaneamente dal sorriso che si allunga.

 

 

Finalmente il responso è fissato e ufficiale. Paolo Lucci vince la sua prima Speciale africana importante. Botturi è a dieci minuti minuti, Ullevalseter a dodici. Bravo Blasco La Cavera, che analogamente, con una strategia di gara autonoma, è quarto a un quarto d’ora da Lucci.

La vittoria di Speciale porta in dote anche un altro premio “storico”. Saltati in un colpo solo Poskitt e Czachor, Lucci sale al terzo posto assoluto nella generale del Rally dopo sette tappe.

Paolo Lucci
Paolo Lucci

Srategia perfetta

La situazione generale non cambia molto, il che è un bene. Botturi e Ullevalseter, nonostante il “passo falso”, restano saldamente al comando della Corsa, quaranta minuti davanti a tutti. Lucci è terzo e dovrà guardarsi dall’inevitabile ritorno di Poskitt. Conservare il terzo posto al termine dell’ottava tappa è difficile, il duello per il terzo gradino del podio continuerà anche nelle tappe successive. La cosa più importante è fissare nell’azione l’upgrade scritto con la vittoria e il terzo posto. C’è un unico modo: portare il risultato al traguardo del Lago Rosa. Le 5 Tappe che restano da disputare sono un banco di scuola irrinunciabile, importantissimo. Soprattutto ora che si è riconosciuta la stoffa del “campioncino”

Il gemellaggio è forte e commovente. Il giorno di Befana del 1996, diciottesima edizione, Fabrizio Meoni vinse la sua prima Tappa, l’ottava del Rally tra Zouerat e Atar. Fabrizio riuscì a telefonare alla moglie, Elena, per offrirle la sua prima vittoria alla vigilia del compleanno. Castiglion Fiorentino se ne ricorda. E ora segna un'altra data augurale sul calendario della Città. Oggi la tecnologia aiuta, e Paolo ha mandato un messaggio vocale “globale” al suo Paese, agli amici, ai tifosi.

 

Alessandro Botturi
Alessandro Botturi

Oggi, 15 gennaio, Paolo disputa la Aidzidine – Tidjikja, 450 chilometri di Mauritania mozzafiato. Dovrà aprire la pista, il vincitore della Tappa precedente ha questo “onore”, e dovrà misurarsi con uno degli esami più difficili del Rally-Raid. Sulla pista passerà non lontano dal punto dove Fabrizio Meoni è volato via, gli consegnerà la sua prima vittoria e proseguirà assumendone idealmente il testimone. Il Paese è con lui. Noi, naturalmente anche. Ve l’avevamo detto! 😊

 

© Immagini AER – Alessio Corradini – Marcin Kin

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