BMW Vision AMBY e i-Vision AMBY. Due proposte per la mobilità [VIDEO e GALLERY]

BMW Vision AMBY e i-Vision AMBY. Due proposte per la mobilità [VIDEO e GALLERY]
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Pensati per la mobilità urbana del futuro, i nuovi concept elettrici BMW presentati a IAA Monaco 2021 si chiamano Vision AMBY e hanno tre modalità di velocità: 25, 45 e 60 km/h
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
6 settembre 2021

Il Salone dell'auto di Monaco (IAA Mobility 2021) ha aperto oggi alla stampa. Uno spazio importante è dato ai veicoli elettrici e fra le molte automobili ci sono alcune due ruote.

BMW presenta ad esempio alcuni concept dedicati alla nuova mobilità elettrica, alla digitalizzazione e alla sostenibilità e fra questi ci sono lo scooter/moto CE-02 (che trovate descritto qui), la bici a pedalata assistita i-Vision AMBY e l'ibrido bici (senza pedali)/moto Vision AMBY.

Il nome AMBY sta per Adaptive Mobility e i concept i Vision e Vision guardano alla mobilità elettrica in città su due ruote.
Entrambi i veicoli sono alimentati da batterie agli ioni di litio. L'i-Vision AMBY è di fatto una e-bike (batteria da 2.000 Wh che richiede tre ore per una ricarica completa) e offre tre livelli di velocità richiedendo sempre l'azionamento della pedalata per avere l'asservimento elettrico.
Con la mappa limitata a 25 km/h l'autonomia supera i 300 km, quella da 45 km/h ha autonomia di 180 km e quella da 60 km/h di 75 km. Il peso è di circa 30 kg.

l'i Vision AMBY
l'i Vision AMBY

Naturalmente oltre i 25 orari l'i Vision AMBY diventa di fatto un ciclomotore e poi motociclo, richiedendo la patente di guida, la targatura, l'assicurazione RC e l'uso del casco da moto.

Vision AMBY, secondo la normativa attuale, è invece equiparabile a un motociclo, è privo di pedali, ha una struttura che si avvicina a quella di una piccola moto, la manopola dell'acceleratore, ruote a raggi da 26 pollici davanti e da 24 dietro, l'altezza sella di 830 mm e un peso di 65 kg.

Ha anch'essa tre “Vmod”: 25, 45 e 60 km/h e nell'uso combinato WMTC offre 110 km di autonomia.

Le modalità di velocità sono nella app del proprio smartphone che si collega al veicolo. Si può impostare la velocità manualmente oppure questa può essere regolata automaticamente dalla tecnologia geofencing in base al percorso che si sta affrontando (ciclabile o strada aperta) e offrendo la relativa copertura assicurativa.

Attualmente non esiste una normativa sulla limitazione automatica della velocità e BMW ha voluto in questo modo dare uno spunto al legislatore.

Fra l'altro la targa, obbligatoria visto che il Vision AMBY è per la norma un S-Pedelec, ha una visualizzazione innovativa che informa sui Vmod.

In prospettiva questo mezzo potrebbe ricevere un sistema ABS dedicato, un sistema automatico per accensione di anabbagliante, luce diurna, stop e un sistema radar posteriore.

“La Vision AMBY – ha detto Edgar Heinrich, Head of Design di BMW Motorrad - ci porta in un nuovo territorio. Per noi l'attenzione è sul comportamento degli utenti e la domanda è: come vorranno muoversi in futuro? Cosa si aspettano dal loro veicolo? Questo è stato il punto di partenza delle nostre riflessioni. Il nostro obiettivo era quello di sviluppare un veicolo estremamente emozionale per la mobilità intelligente in città e nei dintorni, che offrisse la massima libertà. Vision AMBY permette davvero ai nostri clienti di vivere la vita urbana in un modo completamente nuovo, di coprire le distanze in modo più flessibile e di liberarsi dalla città di tanto in tanto. Allo stesso tempo, BMW porta avanti con coerenza la sua strategia di elettromobilità per gli agglomerati urbani. È un'affascinante introduzione al mondo di BMW Motorrad”.

Da un punto di vista concettuale e stilistico sono tanti gli aspetti innovativi, che riguardano anche l'uso di materiali o il design volutamente asimmetrico sui due lati.

La app dedicata consente di attivare la Vision AMBY per la guida, leggere le classi di patente memorizzate e utilizzare la copertura assicurativa appropriata.
In questo modo l'app svolge la funzione di chiave e allo stesso tempo utilizza le opzioni di identificazione fornite dallo smartphone, come il Face ID.
Le funzioni di base e le informazioni di stato (ad esempio lo stato di carica attuale) sono disponibili e ulteriori sviluppi e regolazioni del software possono essere forniti in qualsiasi momento tramite aggiornamenti.

È possibile caricare lo smartphone induttivamente sul supporto magnetico posto sul manubrio. Queste opzioni di connettività offrono come funzioni di base la protezione antifurto e il blocco elettronico del motore.