MXGP #5. Portogallo. Decolli & Disastri [GALLERY]

di Piero Batini

Liam Everts, KTM, è doppietta e decollo perfetto sulla pista della MX2. In MXGP maltempo è caos. In ritardo il volo di linea di Prado, GasGas, vincono Gajser, Honda, e Herlings, KTM. Gran Premio nel fango

di Piero Batini

6 maggio 2024

Agueda, Portogallo, 5 Maggio. Parzialmente contento, parzialmente sconvolto. Come un po’ tutti, immagino. Il Mondiale MXGP trova nella quinta prova del Gran Premio del Portogallo un incerto bivio e Agueda passa al registro degli indagati come la prova dalla doppia, incredibile faccia. Arriva la certificazione del figlio d’arte in MX2, si ingarbuglia con una serie di colpi di scena… la scena della MXGP, dalla quale escono fronti divisi tra piloti soddisfatti a metà e delusi alla grande. In buona sostanza trovo che bisogna essere felici per la tripletta di Liam Everts e in parte tristi per la sconfitta sonora di Jorge Prado, con la quale lo spagnolo ha interrotto la serie che lo poneva al centro di un senso unico autostradale. Se poi quella tristezza può esser vista come la riaccensione di un Mondiale che diventa improvvisamente, e felicemente, estremamente interessante, allora è un altro paio di maniche.

MX2. Facile. Esaltante (se riusciamo a dimenticare per un momento le vicende in cui è invischiato il Campione del Mondo in carica, Andrea Adamo). È il week end benedetto di Liam Everts, che non lascia niente a nessuno. È la tripletta perfetta, esplosa a colpo sicuro in un crescendo fulminante, al momento giusto. Libere e cronometrate decenti, nessuna pietà quando in ballo ci sono punti da portare a un carniere partito con l’handicap del forfait Argentina. 10 punti dalle Qualifying, 25 e 25 dalle due Gare. En plein e decollo.

Il Mondiale MX2, già stratosferico, diventa deliziosamente interessante. Poco da aggiungere, se non per girare il coltello nella piaga sul fronte degli sconfitti. Le due Gare sono per certi versi simili, condizionate dalla supremazia netta, disarmante di Everts. Nella prima salvano la faccia Langenfender, GasGas, e de Wolf, Husqvarna, nell’ordine a podio alle spalle del belga, ma nella seconda il tedesco cade a va a zero. Per ora è ancora secondo, ma non è dato sapere quanto l’infortunio, spalla, possa influire sulle prossime. Elzinga, Yamaha, e Haarup, Triumph, a podio, de Wolf nella truppa per una partenza infelice. Kay de Wolf resta al comando della generale provvisoria, Langenfelder è ancora secondo ma Everts, ora terzo, è decollato. Ormai la media per Gran Premio del belga è di 5 punti più alta di quella del leader, senza contare il crescendo. Non significa niente, ma di questo passo a metà Mondiale MX2 le curve di Campionato potrebbero invertirsi. Passano le date sul calendario e Berta non si marita, cioè Andrea Adamo non trova la quadra. Restiamo fiduciosi al limite della certezza, ma è certo che, nella situazione attuale, il Campione è al centro di un micidiale fuoco incrociato.

MXGP. A Jorge Prado non poteva andare peggio. Ovvero, talvolta al peggio non c’è limite, e non è questo il caso, ma certamente il contrasto tra la situazione preesistente e l’epilogo è forte, quasi stridente. 15° in gara 1 e 12° in Gara 2, Prado ha visto sfumare rapidamente quell’aura di imbattibilità che aveva caratterizzato la sua stagione fino a Agueda e che si rifletteva chiaramente nella “striscia” di 4 vittorie sui precedenti 4 Gran Premi.

Neanche 20 punti raccolti in Portogallo, di fronte a una media impressionante completata dai due en plein di Spagna e Sardegna, denunciano altresì che qualcosa è andato ben storto nel triplo appuntamento portoghese con le classifiche. A iniziare dal tempo, pioggia battente per buona parte della domenica, un inizio veramente interessante di Gara 1 con Gajser e Herlings immediatamente a “contatto” e Febvre all’aspetto, poi i colpi di scena. La caduta di Prado e la panne della Moto di Herlings che pone fine a un duello bellissimo apparentemente destinato a risolversi solo al traguardo. Gajser vince la manche e passa al comando del Mondiale.

Simile promessa alla partenza di Gara 2. Herlings, Febvre, Gajser e Prado protagonisti, ma immediato stop per gli ultimi due, bocca nella affascinante terra rossa di Agueda, ora una impietosa fangaia. Herlings scappa via, e per grande soddisfazione di una pletora di appassionati, ritrova la velocità, la sicurezza e la vittoria. Quanto tempo è passato! Per metà è quello che ci si aspettava in un Gran Premio di contrasto per Prado, per l’altra metà alle spalle dell’olandese c’è la firma del caos (bello) generale in cui piomba la classe regina. Non ci siamo dimenticati di Pauls Jonass, Honda, è solo che l’abbiamo lasciato per ultimo, perché è un po’ l’emblema dello strano Gran Premio. Jonass salta fuori da quel caos, ottiene due secondi posti e vince il Gran Premio davanti a Febvre e Gajser. Non gli era mai successo, merita di esser felice e fa bene ad esternarlo.

È bello, convincente e realistico il sesto posto del "proosso alla MXGP" Andrea Bonacorsi, Yamaha, onorevole ma insufficiente (con il totale beneficio d’inventario) il ritorno di Mattia Guadagnini, Husqvarna. Del resto ad Agueda è andato in scena il sogno della MX2 e l’incubo della MXGP, il che rende probabile che a Lugo, Gran Premio di Galizia in casa di Prado tra una settimana, ci si risvegli con una migliore e più chiara visione della realtà di un Mondiale senza dubbio travolgente.