Aspes, un ibrido a Milano

Aspes, un ibrido a Milano
Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Approccio metropolitano con il Vega 150, lo scooter ibrido che la varesina Aspes ha fatto provare ai milanesi nel corso di un evento promozionale durato un’intera settimana all’ombra della Madonnina
  • Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
24 aprile 2012


La storia


La varesina Aspes, la cui pur breve storia spazia dal 1961, anno della fondazione da parte della famiglia Sorrentino, al 1982, visse una periodo di notevole celebrità tra i sedicenni di allora. Il costruttore di Gallarate realizzò infatti molti prodotti che ebbero parecchio successo tra i teenager di allora, in particolare i cinquantini ed i 125 da cross ed enduro (Navaho, Hopi e Apache i più celebri), allargando poi il suo interesse non solamente ai ciclomotori stradali, ma anche a modelli sportivi: in particolare il famoso Yuma 125, per il quale fu istituito un trofeo monomarca di grande successo – il Criterium Aspes Yuma, appunto - che ebbe il merito di lanciare futuri campioni del calibro di Maurizio Vitali, Fausto Gresini, Loris Reggiani e Davide Tardozzi.
Dal 2008, il marchio Aspes è stato acquisito dalla Menzaghi Motors S.r.l. di Mornago (Va), azienda attivissima nel mondo automotive in quanto fabbricante e fornitrice di parecchi particolari di elettronica e allestimento interno per molti marchi automobilistici di prestigio, a partire da BMW.


Obiettivo elettrizzante


Con l’aquisizione di un marchio ancora oggi noto, e la conseguente fondazione di Aspes Motorcycle Italia, il nuovo management dell’azienda, costituito da esperti industriali del settore, è partito immediatamente con l’obiettivo di ingegnerizzare e commercializzare prodotti ad alta tecnologia, competitivi per efficienza e costi, in particolare nel campo della mobilità elettrica e ibrida. Quindi sono subito nate alleanze a livello internazionale, allo scopo di mettere a punto sistemi tecnologici innovativi e lanciare di conseguenza prodotti interessanti, sia a livello di scooter che di biciclette servoassistite, nell’ottica del
Scooter ibrido Aspes
Scooter ibrido Aspes

massimo rispetto per l’ambiente.

Tra le varie iniziative atte a diffondere i nuovi veicoli ecologici Aspes, citiamo la partnership creata nel luglio 2011 con l’Automobile Club d’Italia, che ha portato al progetto “Ready2Go. Si tratta di un’iniziativa che si sintetizza con la fornitura a titolo gratuito, da parte di Aspes Motorcycle Italia, di uno scooter Vega Hybrid 50 ad ogni autoscuola aderente al Network Ready2Go, in modo da poter non solo insegnare ai ragazzi a guidare un mezzo motorizzato a due ruote, ma anche a trasmettere loro la cultura del rispetto per l’ambiente in cui vivono.

Inoltre tutti i soci ACI potranno acquistare un veicolo Aspes a prezzo agevolato. Ma non è tutto, perché Aspes Motorcycle Italia ha stipulato un accordo con la compagnia assicurativa italiana RSA Group, valido su scala nazionale, grazie al quale i suoi clienti potranno accedere ad un premio assicurativo RC ridotto del 40%. A questo si aggiunge un altro accordo in essere con Santander Consumer Bank, grazie al quale Aspes garantisce la possibilità di rateizzare fino a 2.500 euro a tasso zero.


Eventi promozionali


Tra i numerosi eventi promozionali che hanno coinvolto il marchio varesino negli ultimi mesi, oltre ai saloni specializzati, il più recente si è tenuto nella centralissima Piazza Liberty di Milano (quindi in piena Area C) per un’intera settimana, dal 30 marzo al 9 aprile scorso. In quell’occasione, chiunque ne facesse richiesta ha potuto provare gli scooter e le bici elettroassistite della casa varesina. Veicoli che ovviamente godono di libero accesso e circolazione nelle zone ZTL (a traffico limitato) di tutte le maggiori città italiane, anche nei giorni di blocco del traffico stesso. Gli scooter a disposizione del pubblico erano i Vega Hybrid 50 e 125 (in listino rispettivamente a 2.970 e 3.390 euro) e il Perseo Hybrid 150 (3.790 euro), mentre le bici EcoWheels erano le EcoSport Man e Lady, e la “tuttoterreno” EcoCountry+.

Gli scooter Aspes
Il Perseo Hybrid 150 è spinto da un motore monocilindrico a 4 tempi da poco più di 10 cv (7.6 kW)
Scooter Aspes Ibridi in prova a Milano
Scooter Aspes Ibridi in prova a Milano

abbinato ad un motore elettrico tipo brushless (senza spazzole) da 1 kW. Il Perseo, che ovviamente può viaggiare anche in tangenziale, raggiunge i 95 orari effettivi, ed è dotato di ruote da 13”.
Un “ruote basse” comodo e agilissimo, con tanto di pedana piatta (che fa sempre comodo) che nasconde la principale peculiarità di questi scooter: sotto al tappetino in gomma, infatti, è sistemata una batteria larga e piatta (soluzione ideale per tenere i pesi in basso) che, sbloccata l’apposita serratura antifurto, grazie alla maniglia reclinabile può essere facilmente estratta e portata a casa, dove la si può tranquillamente mettere sotto carica.
Oppure si può farlo direttamente – cioè senza smontare la batteria - nel box, o comunque in un punto di ricarica comodo, sempre utilizzando l’apposito cavo fornito in dotazione con lo scooter assieme all’alimentatore esterno e alloggiato nel sottosella, che gode anche di un discreto spazio portaoggetti.


Tre modalità di utilizzo


Lo scooter gode di tre modalità di utilizzo, selezionabili a veicolo fermo tramite l’apposito deviatore sulla destra del manubrio: lo si può dunque usare in modalità esclusivamente elettrica (EP), con un’autonomia
Selettore delle tre modalità di alimentazione
Selettore delle tre modalità di alimentazione

dichiarata di oltre 40 km nel ciclo urbano, per muoversi silenziosamente anche nelle aree pedonali (se proprio non fosse evitabile, e chiaramente con le dovute attenzioni, magari usando qualche volta il clacson per avvertire della nostra presenza), oppure solo col motore a scoppio (GP), e ovviamente nella modalità ibrida (MP): in questo caso lo spunto è a carico del motore elettrico, ma appena superati i 20 km/h indicati si passa – in modo un filo brusco, per la verità – al motore a scoppio, che rallentando fin sotto la soglia suddetta rilancia poi la palla all’elettrico.

I Vega Hybrid godono ovviamente delle stesse peculiarità del Perseo, ma pesano meno (100 kg, il cinquantino) e le loro dimensioni più contenute, unitamente alle ruotine da 10 pollici, li rendono ancora più agili e facili da usare, grazie al baricentro ancora più favorevole. Non solo, per il cinquantino si parla di una percorrenza fino a 80 km con un litro di carburante, il che, con un serbatoio da 5,5 litri, garantisce un’autonomia da granturismo.


Le batterie

Quelle utilizzate sugli scooter Aspes sono elementi LiFePO4 al litio-ferro-fosfato, che consentono una procedura di ricarica in meno di 4 ore ed un numero maggiore di cicli di carica-scarica senza subire deterioramenti e/o riduzioni di prestazioni: una normale batteria al litio-manganese (LiMn202) può infatti essere ricaricata fino a 500-600 volte, mentre una LiFePO4 può raggiungere anche i 3.000 cicli di ricarica,
Batteria incorporata nella pedana
Batteria incorporata nella pedana

ed è in grado di supportare temperature più elevate sia di stoccaggio che di funzionamento, oltre ad essere molto più ecosostenibile per l’elevato grado di riciclabilità.
 

Punti di ricarica

Dulcis in fundo, parliamo di infrastrutture atte ad incentivare l’utilizzo di mezzi a propulsione totalmente o parzialmente elettrica. Ovvero, le quasi inesistenti (perlomeno a Milano) colonnine di ricarica.
Il 2 aprile scorso, il Senato ha approvato il decreto legge denominato “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, presentato nel 2011 dall’allora Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Tale decreto, che a rigor di logica dovrebbe diventare legge in tempi relativamente brevi, prevede anche lo stanziamento di 60 milioni di euro suddivisibili in tre anni per l’installazione, a carico delle compagnie deputate alla distribuzione di energia elettrica, di dispositivi di ricarica per veicoli a propulsione elettrica.

Non stiamo ad approfondire più di tanto riguardo ai termini di questo decreto, che tuttavia va considerato senz’altro positivamente e che coinvolge naturalmente non solo le amministrazioni locali, che nei loro piani di mobilità urbana ed extraurbana dovranno quindi prevedere per legge anche questi dispositivi, ma anche le abitazioni private, nella fattispecie i condomìni. I complessi di nuova costruzione, infatti, dal 1° gennaio 2013 dovranno assolutamente prevedere anche l’installazione di colonnine di ricarica,
Sistema di ricarica a colonna
Sistema di ricarica a colonna

pena la mancata acquisizione dell’abitabilità.

Non a caso, in Piazza Liberty assieme ad Aspes era presente anche Gamgroup, azienda specializzata in sistemi di ricarica, che presentava appunto i suoi sofisticati sistemi elettronici progettati per la ricarica in tempi brevissimi dei veicoli elettrici, o ibridi che siano (si parla si pochi minuti per una ciclo completo): sistemi disponibili sotto forma di colonnina indipendente, o sottoforma di box a parete.

E qui entra di nuovo in gioco Aspes Motorcycle Italia, che sta appunto lavorando in sinergia con Gamgroup per la rapida diffusione della “filosofia elettrica”: in pratica, le due aziende stanno studiando una serie di proposte per fornire scooter e dispositivi di ricarica ad enti pubblici o privati, come i Comuni, i garage, i grandi magazzini, le concessionarie auto piuttosto che le officine di riparazione (che magari possono fornire uno scooter ibrido come veicolo sostitutivo).