Bimota Tesi H2: lo sviluppo procede e trapelano nuovi dettagli

Umberto Mongiardini
La moto, dotata del motore sovralimentato della Kawasaki H2 è stata fotografata in fase di test sul circuito di Cervesina
29 novembre 2019

Ad EICMA 2019 molti appassionati di moto sono rimasti a bocca aperta all’interno dello stand di Bimota nel vedere la nuova Bimota Tesi H2, frutto dell’acquisizione del 49,9% delle quote del marchio italiano da parte di Kawasaki Heavy Industries.

Il prototipo, di cui potete vedere tutti i dettagli e il video fatto durante il nostro reportage da EICMA, era davvero dettagliato e sembrava quasi pronto per essere messo in circolazione.

All’interno della pagina ufficiale Facebook di Bimota,  sono adesso spuntate nuove foto della Tesi H2 impegnata nei test o, in alternativa, in officina, senza carene.

La partnership tra Italia e Giappone prevede l’installazione del poderoso motore turbocompresso di derivazione H2, che, a seconda della volontà degli ingegneri, potrebbe arrivare a disporre di una cavalleria di circa 300 cv, pochi meno della Kawasaki H2 R, e l’adozione di molti dettagli di derivazione nipponica, tra i quali saltano all’occhio il terminale di scarico, alcuni componenti della fanaleria, come le frecce e la luce dello stop posteriore, e la strumentazione mista TFT e analogica.

A cambiare, ovviamente, è il telaio, punto di forza e segno distintivo di Bimota che, come da tradizione, è con struttura ad omega realizzato in piastre ricavate dal pieno in alluminio, e che prevede la sostituzione della forcella con un forcellone e sistema di sterzata inglobato nel mozzo anteriore. Anche al posteriore il forcellone è inedito, e rispetto alla moto della Casa di Akashi, non è monobraccio.

Dalla foto pubblicata su Facebook da Bimota stessa, si vede la moto, impegnata in un test dell’impianto frenante e, più nello specifico, dell’ABS, all’interno del circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (PV), equipaggiata con due bracci stabilizzatori, volti ad incrementare la sicurezza nella fase di prova.

Adesso non resta che aspettare che arrivino altri dettagli di una moto che, sicuramente, sarà capace di far battere il cuore ai tanti appassionati del marchio riminese e non solo, nella speranza che possa far tornare la Casa italiana agli antichi fasti.

 

Photo credits: Facebook Bimota - Giampiero Ugolini