Coronavirus. Milano: lo scooter sharing per evitare i mezzi pubblici

Coronavirus. Milano: lo scooter sharing per evitare i mezzi pubblici
Marco Berti Quattrini
I milanesi in giro in questi giorni non sono tanti, ma i noleggi non calano. Questo significa che sempre più persone scelgono lo sharing per evitare il contagio
26 febbraio 2020
Milano non si ferma, anche se, bisogna ammetterlo, è parecchio rallentata. Con le aule deserte, gli uffici che spingono sul telelavoro e i centri di aggregazione chiusi, anche la frenetica capitale lombarda in questi giorni è... (tristemente) tranquilla.
Le strade non sono proprio vuote, ma il traffico è quello della domenica piuttosto che quello congestionato di un giorno lavorativo, e chi si sposta, ovviamente, preferisce evitare mezzi pubblici, sia la metropolitana che tram e autobus.

Come ci si muove allora? Chi ha la macchina, la moto o lo scooter sceglie di usare quelli, chi invece abitualmente si sposta con i mezzo può optare per lo sharing, ovviamente a due ruote. Monopattini, bici e soprattutto scooter diventano - ancora di più - la scelta più intelligente.

Abbiamo contattato allora alcuni dei principali player, per sapere se hanno registrato un calo o una crescita dei noleggi. 
Le risposte pur non essendo omogenee (alcuni hanno registrato leggere flessioni e altri un leggero incremento), evidenziano come il numero di noleggi non sia drasticamente aumentato o calato, a conferma che i milanesi che sono costretti a muoversi scelgono gli scooter a noleggio.

"A Milano in giro ci sono meno persone, quindi la percezione è che ci sia una lieve inflazione dell'utilizzo dello sharing - ci spiega Gianni Galluccio, General Manager Italia di Cityscoot - . La città è spopolata, e questo ha una correlazione. Tra i nostri utenti poi ci sono anche tanti universitari, e abbiamo un pubblico prevalentemente tra i 18 e i 40 anni che è esattamente il tipo d’utenza che è a casa dalle lezioni o che fa smartworking".
 

"Noi registriamo un lieve incremento dei noleggi - risponde Enrico Pascarella, Italy Regional Manager di Cooltra -, questo nonostante i percorsi siano probabilmente cambiati, considerando che tutte le università sono chiuse e che molte persone lavorano in smart working. È quindi possibile pensare, a nostro avviso, che comunque in generale le persone prediligano soluzioni alternative ai mezzi pubblici".

"Nel weekend le corse sono aumentate rispetto alla media - riporta 
Vittorio Muratore, Founder e CMO di MiMoto - , ieri e oggi sono leggermente calate. Non per la preoccupazione del virus, ma piuttosto perché la città si è svuotata e le persone lavorano da casa".

Tiriamo un po' le somme e, anche senza dati precisi cerchiamo, di ragionare con i numeri. I milanesi in movimento sono circa un quarto del normale, mentre il numero di corse fatte con gli scooter in sharing sono rimaste invariate (calate di poco o aumentate di poco). Questo significa che le persone che in proporzione preferiscono i servizi di scooter sharing sono quadruplicate. Un dato così macroscopico che ancora una volta rimarca l'importanza dello sharing a Milano.

Argomenti