Covid-19. Draghi firma il suo primo Dpcm: ecco cosa cambia negli spostmenti fino a dopo Pasqua

Covid-19. Draghi firma il suo primo Dpcm: ecco cosa cambia negli spostmenti fino a dopo Pasqua
Marco Berti Quattrini
Il testo definitivo del Dpcm avrà validità da sabato 6 marzo fino al 6 aprile. Spostamenti, seconde case, visite ad amici, coprifuoco e attività commerciali. Cosa si potrà fare?
3 marzo 2021

Il Dpcm di Draghi regolerà le nostre vite da sabato 6 marzo fino al 6 aprile quindi anche Pasqua compresa. Di fatto la situazione non cambia se non nei dettagli. Per quanto riguarda gli spostamenti rimane valido il coprifuoco dalle 22 alle 5 in tutt'Italia e fino al 27 marzo sarà vietato spostarsi tra una regione e l'altra, a prescindere dal colore. Restano consentiti "gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute" e "il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione".  Per chi si trova in una zona arancione è vietato lasciare il proprio Comune mentre in zona rossa è vietato qualunque spostamento non sia giustificato da motivi di lavoro, salute o necessità.

Chi vive in zona gialla può andare "dalle 5 alle 22 a casa di amici e parenti una sola volta al giorno, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, portando con sé minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti conviventi" ma sempre rimanendo all’interno dei confini regionali. Le stesse regole valgono in zona arancione ma anche le visite devono essere circoscritte al Comune di residenza. Le visite a parenti e amici sono vietate in zona rossa. Inoltre ne Dpcm si legge che: "È fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza".

Rimane permesso spostarsi nelle seconde case a condizione che siamo in zona arancione o gialla. Può farlo solo il nucleo convivente e a condizione che la casa sia disabitata. "Bisogna dimostrare di averne avuto titolo (proprietà o affitto) da una data antecedente al 14 gennaio 2021".  Recarsi nelle seconde case in zona rossa è vietato e ovvimente anche chi vive in zona rossa non può andare. Ci sono poi ordinanze locali che aggiungono divieti più stringenti "da" e "per" le seconde case anche nelle zone gialle e arancioni.

Chi rientra in Italia da Paesi stranieri "all’atto dell’imbarco deve presentare la certificazione di essersi sottoposto, nelle 48 ore antecedenti ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo". Restrizioni ancora più dure per chi proviene da Stati Uniti, Austria, Brasile, Regno Unito e Irlanda del nord: obbligo di tampone nelle 48 ore antecedenti all’ingresso e quarantena obbligatoria. 

Per quanto riguarda le attività commerciali tutto rimane sostanzialmente invariato con unica eccezione "dell’asporto fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande". Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie rimangono aperte dalle 5 alle 18 in zona gialla con un massimo di quattro persone per tavolo (fatta eccezione per i conviventi). Dopo le ore 18 scatta il divieto di consumare "cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre le consegne a domicilio sono sempre consentite e fino alle 22 anche l'asporto, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. In zona arancione e rossa bar e ristoranti restano chiusi.

Per quanto riguarda i negozi non ci sono novità e valgono le stesse limitazioni ad oggi in vigore.