In viaggio con Camilla: Bonette, Lombarda e Maddalena

In viaggio con Camilla: Bonette, Lombarda e Maddalena
Camilla Colombo
Un grande classico delle Alpi al confine italo-francese
28 settembre 2017

Lo si potrebbe definire un classico degli appassionati del motociclismo. È certamente il tour dei piemontesi e dei francesi, anche se vengono da tutta Italia per fare questo anello di 162 chilometri tra il Cuneese e la Provenza. Partenza da Vinadio, ritorno nella stessa località della provincia di Cuneo. Sembra un viaggio piuttosto breve se paragonato ad altri grandi percorsi, eppure questo tracciato rappresenta quanto di meglio sappia offrire il confine italo-francese, insieme al Grand Tour delle Alpi Occidentali da noi già affrontato un paio di anni fa. Le tappe da non perdere? Il Colle della Bonette (con i suoi 2.715 metri è uno dei passi più alti d'Europa) e i due valichi di frontiera, i Colli della Lombarda e della Maddalena.

In questo venerdì di fine luglio, la sveglia presto in quel di Asti, dove un nostro amico compagno di avventura ci ha ospitato a dormire, viene dimenticata in fretta di fronte al cielo azzurro e alla voglia di andare alla scoperta di un percorso per noi ancora inesplorato. I 139 chilometri che ci separano da Vinadio sono parecchi e richiedono quasi due ore di tempo di percorrenza, ma si trovano in una delle zone più belle del Nord Italia, tra vigneti, noccioleti, colline, antichi borghi, per cui per me scorrono veloci e inebrianti. In Valle Stura la cultura occitana si fa strada nelle insegne e nelle architetture, mentre la natura ci accoglie con un tripudio di verde e di calma serenità. Ci lasciamo velocemente alle spalle Vinadio, località turistica e termale alle pendici delle Alpi Marittime, per inerpicarci sulla SP255 che sale verso il Santuario di Sant’Anna di Vinadio, il più alto d’Europa con i suoi 2.035 metri d’altitudine, e il Colle della Lombarda, a 2.350 metri sul livello del mare, che fino alla seconda guerra mondiale era interamente in territorio italiano. Sul versante francese del valico, nel tratto di strada poi costruito dai transalpini nel dopoguerra, si trova Isola 2000, famosa stazione sciistica d’Oltralpe. L’asfalto è ben tenuto su entrambi i versanti, il paesaggio appare brullo, mentre l’intera zona sembra poco frequentata - fate attenzione all’inizio della Provinciale 255, dove due macchine accostate non riescono a passare tanto è stretta la strada.

Uno scorcio dal Colle della Lombarda
Uno scorcio dal Colle della Lombarda

Scesi a Isola, il comune a valle, lasciamo che sia un po’ la nostra S1000XR a guidarci in questo sali-scendi in una terra che raccoglie in sé storie e tradizioni di tre culture diverse: francesi, italiane e occitane. La salita verso il Colle della Bonette, da cui parte un tratto di strada asfaltata per i veicoli, è considerato il più alto d’Europa, e la Route de la Bonette è bellissima ed entusiasmante. L’ambiente roccioso, a tratti lunare, mi affascina e mi conquista mentre l’aria fresca frusta i miei capelli nel vento. Tra salita e discesa il divertimento non manca, tenuto conto della strada tortuosa ma molto bella per le condizioni in cui si presenta. Il verde si alterna alle rocce, mentre tanti ruscelli rendono questo territorio così vivo e ricco di flora e fauna da essere protetto e tutelato in uno dei nove parchi nazionali francesi, il Parc du Mercantour. Istituto nel 1979 ed esteso per quasi 700 metri quadrati, dall’inizio degli Anni Novanta il Parco ospita anche un gruppo di lupi arrivati spontaneamente dall’Italia.

Al Colle della Maddalena, neanche duemila metri d’altitudine, nota via di comunicazione e d’invasione sin dall’antichità, ci fermiamo a mangiare al Bar Ristorante del Lago per gustarci un'ottima polenta e salumi. Anche se meno famoso e meno alto di altri passi nella zona, questo valico ci sorprende e ci diverte in entrambi i sensi di marcia, forse più in discesa però, dove c’è qualche tornante in più, sebbene il versante francese sia tenuto in ottime condizioni e invogli a lasciarsi andare con le pieghe in curva. Gli ultimi chilometri verso Vinadio sono rilassanti e protetti dalle montagne alle nostre spalle. Le pianura ormai ci attende, Milano pure.

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