KTM RC990, ancora foto spia per la nuova sportiva di Mattighofen

KTM RC990, ancora foto spia per la nuova sportiva di Mattighofen
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Catturata nuovamente la nuova sportiva basata sul bicilindrico parallelo LC8c
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
12 gennaio 2022

Che la piattaforma basata sul bicilindrico parallelo KTM LC8c sia in costante evoluzione non è un segreto: si tratta forse del propulsore più strategico in quel di Mattighofen, sul quale il lavoro non si arresta mai. Anche perché il 2024 - che porterà un'ulteriore stretta delle normative anti-inquinamento, con l'Euro5+ che prevede il controllo a percorrenze fino a 35.000 km - è dietro l'angolo, ed è difficile immaginare che non sarà necessaria un'ulteriore lievitazione delle cilindrate per mantenere il livello prestazionale dei motori attuali. Ecco quindi perché si parla di 990 per la gamma Duke, ed ecco perché i test della nuova sportiva KTM RC8 continuano con un motore che con ogni probabilità sarà già quello a cubatura maggiorata.

La moto delle nuove immagini, pubblicate dai colleghi di Motorcycle.com (dove potete trovare la gallery completa) sembra virtualmente identica a quella già paparazzata in novembre, ma oltre al collaudatore (che in quelle immagini, a giudicare dal casco, era Jeremy McWilliams) qualche altro dettaglio sembra cambiare.

Iniziamo da quello che resta invariato: la ciclistica, almeno per quanto riguarda il gruppo telaio/forcellone sembra in gran parte simile a quella della Duke di cui sopra, e quindi completamente differente da quella della RC8C solo pista presentata la scorsa estate e letteralmente "bruciata" in cinque minuti. Il tutto per dire che la nuova RC8 non sarà certo quell'ammiraglia supersportiva che ci si attendeva con la RC16, purtroppo smentita da Pierer in persona qualche tempo fa, ma un modello più vicino filosoficamente all'operazione Yamaha YZF-R7 (o meglio, a quella R9 che ci aspettiamo...) ma con ambizioni prestazionali superiori, probabilmente vicine alla Ducati Panigale V2.

Il codino è piuttosto massiccio, considerando lo scarico Akrapovic a passaggio basso, il che fa immaginare un serbatoio non (completamente) collocato nella posizione tradizionale, anche se a giudicare dall'estetica - la carenatura è ancora quella delle RC di vecchia generazione, e non quella della nuova famiglia 390/125 - è facile immaginare come il prototipo fotografato sia ancora molto indietro nel percorso di sviluppo, e che quindi l'arrivo per il 2022 sia improbabile se non da escludere categoricamente.

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Per il resto rimane tutto invariato: posizione di guida piuttosto sportiva a livello di pedane, ma con manubri (pur collocati sotto la piastra superiore) piuttosto rialzati, un po' come accade sull'Aprilia RS 660, con un comparto freni e sospensioni molto vicino a quelli della KTM Super Duke 1290 RR, quindi con componenti WP Apex Pro e pinze freno Brembo Stylema ventilate da quei convogliatori in fibra di carbonio aggiuntivi visti per la prima volta (ma come optional) sull'Aprilia RSV4 1100 Factory del 2019.

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