Stevenage, la città britannica che dice stop ai giri in gruppo e ai motoraduni

Stevenage, la città britannica che dice stop ai giri in gruppo e ai motoraduni
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Sarebbero causa di comportamenti anti sociali e pericolosi: l'amministrazione locale ricorre all'Alta Corte del Regno Unito per vietarli
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
19 agosto 2020

A Stevenage (UK), sembra che l'esasperazione degli abitanti abbia superato il limite. Il Borough Concil di Stevenage, uno dei livelli di governo locale in Inghilterra, ha annunciato di aver fatto ricorso all'Alta Corte per proibire sul suo territorio gli assembramenti in gruppo di automobili e moto, a seguito di rimostranze degli abitanti che lamentano comportamenti anti sociali e pericolosi come loro risultato. Inoltre, il Consiglio esprime tutta la sua preoccupazione per il rischio significativo di danni alle imprese locali, ai residenti, ai lavoratori e agli utenti della strada.

Si ritiene così di intervenire alla radice: se motociclisti e automobilisti si riuniscono e mettono in atto comportamenti contro la legge, la risposta potrebbe essere quella di proibire i raduni e la ressa di mezzi a motore, dove è facile che l'entusiasmo - eufemismo - per le proprie motociclette porti spesso ad esagerare.

Se il provvedimento di divieto arrivasse ad essere disposto dall'Alta Corte includerebbe anche il divieto di tutta una serie di attività prese di mira dal ricorso del Borough Council di Stevenage, vediamole:

  • Guidare a velocità eccessiva o pericolosamente
  • Guidare o viaggiare in gruppo
  • Gareggiare contro altri veicoli a motore
  • Esecuzione di acrobazie in o su veicoli a motore
  • Suonare i clacson o suonare la radio
  • Abbandonare rifiuti
  • Spacciare o fare uso di droghe
  • Urinare in pubblico
  • Gridare o insultare o abusare, minacciare o intimidire in altro modo un'altra persona
  • Fermare un altro utente della strada
  • Fermare o parcheggiare veicoli o riunirsi in altro modo nel luogo di un raduno su strada allo scopo di guardarlo

Va da sé che molti di questi comportamenti sono già illegali e, piuttosto, questa lista potrebbe essere abbastanza chiarificatrice di cosa si voglia veramente colpire con la richiesta divieto di radunarsi in moto. Le sanzioni per i motociclisti o per i semplici spettatori potrebbero arrivare fino all'arresto.

Contro questo ricorso si è schierato lo Stevenage Bike Stop, uno dei punti ritrovo dei motociclisti a Stevenage, che ha eccepito come se il divieto venisse approvato metterebbe seriamente a repentaglio la loro attività già provata da tre mesi di lockdown. Sul punto, il legale del Bike Shop ha espresso specifici dubbi,fino ad arrivare ad argomentare che, così formulato, il divieto potrebbe colpire anche i raduni di beneficenza e le scuole guida e rendere illegali attività oggi perfettamente innocue.

Insomma, un bel ginepraio dal quale sembra complicato uscire, probabilmente causato da un'esasperazione crescente dei cittadini cui gli amministratori locali desiderano dare una risposta.

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