Yellow Fire, il motoclub della Guardia di Finanza

Yellow Fire, il motoclub della Guardia di Finanza
  • di Alfonso Rago
Alla scoperta di un motoclub piuttosto particolare: nella Guardia di Finanza, la passione per la moto si unisce ad un grande impegno sociale
  • di Alfonso Rago
14 marzo 2013


Quando li incontriamo in servizio, forse un brivido ci corre lungo la schiena: la Guardia di Finanza, soprattutto negli ultimi tempi, è spesso nell’occhio del ciclone, con gli uomini in divisa che evocano situazioni poco piacevoli, in cui i controlli fiscali sembrano diventati eccessivi ed ossessivi.

Per una fortunata coincidenza, abbiamo avuto modo di conoscere l’Associazione Yellow Fire, un attivo motoclub che riunisce dipendenti della Guardia di Finanza. Una volta smessa la divisa, si trasformano in motociclisti con la comune passione per le due ruote, il desiderio di stare insieme e, dettaglio decisivo, la voglia di fare qualcosa di utile in ambito sociale, a favore di chi nella vita non è stato fortunato. Una delle iniziative più recenti è stato l’evento benefico per i piccoli ospiti delle Case Famiglia "Madre Margherita e Teresa Verzeri" di Roma: appuntamento diventato ormai una piacevole tradizione, visto che da quattro anni i soci del club arrivano in sella alle moto per portare doni ai bambini e un assegno per sostenere l’attività delle strutture.

Un impegno svolto lontano dai riflettori, che pone in una luce diversa - e molto positiva - la figura dei finanzieri; ci è sembrato quindi giusto chiedere a Giancarlo Venditti, presidente del motoclub, di presentarci meglio la sua realtà e le attività che svolge.
«L’Associazione Yellow Fire Gi.di.Effe.motoclub.onlus, nata con esclusive finalità di solidarietà sociale, unisce appassionati motociclisti della Guardia di Finanza. Come ben evidenzia il nostro statuto, l’attività sociale si concretizza nella raccolta di fondi da destinare a favore di ospedali, orfanotrofi, orfani di militari del Corpo mediante l’organizzazione di motoraduni e di tutte le attività ad essi connessi. Ma ci occupiamo anche della promozione e dell’organizzazione di attività didattiche per la sicurezza, educazione e circolazione stradale, educazione civica, tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente. Oltre a donare aiuti materiali a chi ne ha bisogno, regaliamo a tanti bambini momenti di felicità misti a stupore e curiosità: tra i ricordi più belli, c’è la poesia scritta dai ragazzi di Arischia, in provincia de L’Aquila, che diceva: “grazie alle vostre moto, ci avete fatto dimenticare il terremoto”».

Il club Yellow Fire impegnato in un'attività di solidarietà  
Il club Yellow Fire impegnato in un'attività di solidarietà  


Da quanti soci è composto il vostro club?
«Siamo in molti e cresciamo ad ogni evento. A Natale eravamo in circa quattrocento tra moto e scooter, e il colpo d’occhio è davvero suggestivo. Essendo poi l’unico motoclub ufficiale riconosciuto delle Fiamme Gialle, oltre a poterci fregiare del logo ufficiale del Corpo, possiamo contare anche su un supporto logistico importante: furgoni della Finanza ci accompagnano nella consegna dei materiali raccolti a favore delle strutture sociali, ed operatori cinofili spesso si aggregano per dimostrazioni pratiche di grande presa sui bambini. Oltre al rombo delle moto, facciamo animazione e spettacolo: per i più piccoli, è un’occasione di divertimento, utile a dimenticare per qualche ora la loro condizione un po’ speciale. E le scolaresche con cui siamo venuti a contatto, non ci hanno visto come i soliti “tutori della legge” chiamati dalla scuola per fare la paternale, ma come “motociclisti veri”, rispettosi delle regole del Codice della Strada, impegnati non a fare prediche, ma a dare il giusto esempio».

Oltre la dimensione sociale, cosa fate?
«Tra un evento benefico e l’altro, cerchiamo di essere un normale motoclub: organizziamo uscite per visitare le bellezze naturali che il nostro Paese offre e stare tutti insieme intorno ad una bella tavola imbandita. Siamo stati al Giglio, in Basilicata e Toscana. Il movimento si sta allargando: oltre alla quella romana, abbiamo altre sezioni d Potenza, Matera e Ferrara».

Quale sarà il prossimo impegno?
«Il 23 e 24 marzo saremo alla casa famiglia “Leroux” di Frosinone per consegnare una lavatrice industriale. Ne avevano un grande bisogno, perché i bambini producono una quantità esagerata di panni da lavare: grazie alla generosità dei nostri soci siamo riusciti a raccogliere il denaro necessario per acquistarla!».

Per conoscere più nel dettaglio le attività dello Yellow Fire, basta digitare l’indirizzo internet dell’Associazione, www.yellowfire.it