Honda CRF 250 e 450 2016

  • Voto di Moto.it 8 / 10
Honda CRF 250 e 450 2016
Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
Dopo una stagione di gare e test, Honda presenta i nuovi cavalli di battaglia per il prossimo anno. Entrambe le cilindrate presentano upgrade tecnici che le rendono ancora più precise ed affidabili
  • Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
21 ottobre 2015

È la carismatica figura di Tatsuhiko Asano, Large Project Leader, ovvero il papà della gamma CRF, a presentare le novità introdotte per i modelli 2016. Nato nel 1976, dal 2003 è impegnato in Honda e da quell’anno si occupa in modo esclusivo dei quattro modelli off-road, da cross ed enduro. Sede del test, la storica e prestigiosa e pista del Ciglione della Malpensa, con la partecipazione speciale anche dei piloti ufficiali: il contesto ideale per testare al meglio le caratteristiche delle nuove CRF, a fianco dei campioni che le utilizzano tutti i giorni.

CRF250R

I principali interventi sulla versione d’accesso alla gamma cross della casa alata si sono concentrati sull’obiettivo di aumentare la potenza del motore. Risultato conseguito, possiamo senz’altro dire, in quanto la spinta in alto è aumentata del 5% così come la capacità di propulsione nella zona fuori giri, il tutto senza perdere il caratteristico tiro nella prima fase di erogazione. Un traguardo raggiunto grazie al grande lavoro per massimizzare la respirazione del propulsore, tramite nuovi condotti, nuova cassa filtro e valvole d’aspirazione, oltre ad interventi su diverse altre componenti, come pistone e biella.

Il rapporto di compressione sale da 13,5:1 a 13,8:1, vengono adottati nuovi profili alle camme ed inedite valvole di scarico per rendere tutto il motore più leggero ed rapido. Importante anche il lavoro sull'impianto di scarico, che ora vanta un risuonatore sull’avantubo che migliora il tiro nella prima fase d’erogazione e, allo stesso tempo, permette di contenere ulteriormente il rumore; questo, inoltre, consente di adottare un silenziatore più aperto, per maggior respiro e fiato al propulsore.

Per la componentistica, confermata l’ormai collaudata struttura perimetrale in alluminio del telaio, che presenta aggiornamenti di dettaglio come i nuovi attacchi delle pedane. E’ stato introdotto un nuovo sistema d’immissione delle marce, che ora viaggia su cuscinetto e permette una cambiata senza frizione; per fare fronte poi alla maggiorazione di potenza, sono stati ingranditi i radiatori per una migliore gestione delle alte temperature.

Il reparto sospensioni comprende la forcella Showa SFF-AIR TAC (triple air chamber), con la conferma del sistema separato, con a sinistra lato freno l’elemento ad aria per la gestione della fase di sostegno/affondamento (800 grammi più leggera), con a destra uno stelo tradizionale per la regolazione della compressione e ritorno dal punto di vista idraulico. Nuova per il 2016 è la possibilità di regolare anche la camera esterna per il fine corsa e non solo quella interna per il resto della corsa. La camera di bilanciamento, infine, regola la prima parte di escursione. Le regolazioni sono davvero numerose e millimetriche tanto che Showa, al fine di agevolare l’utente, ha predisposto un app da scaricare che permette d’inserire i vari parametri di funzionamento ed avere utili suggerimenti sul setting da impostare sulla moto.

Passando ai dettagli interni, l’escursione è stata aumentata di 5 mm e sono state ridotte le tenute d’aria (da 5 a 4): questo determina di conseguenza la riduzione dell'attrito da strofinamento del 25%, con miglioramenti sensibili nella velocità di esecuzione, in particolar modo sulle buche secche a scalino. Sull’ammortizzatore posteriore rivisto nelle idrauliche per meglio accoppiarsi alla forcella 2016, è stata eliminata la molla di ritorno; viene inserito un nuovo rullo catena che passa dai 38 mm ai 34 attuali e che riduce drasticamente, grazie ad un differente tiro catena, il rinculo nelle buche secche.

Dal punto di vista del setting, tutta la moto è in generale più sostenuta. L’elettronica ormai è sempre più presente sulle moto da cross ed anche la nuova 250 ne è una testimonianza. Come dotazione di serie sono infatti disponibili ben 3 mappature del motore, selezionabili direttamente al manubrio, con possibilità di cambiarle anche in movimento. La mappatura 1 è quella standard mentre le altre sono a selezionabili tramite l’HRC FI, il computer di interfacciamento con la centralina. In caso di caduta o spegnimento, la moto resta settata sempre nell'ultima mappatura utilizzata. La componentistica si conferma di alto livello, con l’impianto frenante Nissin di ultima generazione e pneumatici Dunlop Geomax.

Come va

Appena in sella, si capisce subito di essere su una Honda: una moto snella, longilinea, priva di sporgenze e con plastiche rastremate che donano subito ampio movimento in sella. Lasciano perplessi il manubrio stranamente ancora di diametro ridotto (non esistono quasi più) montato su silent block (ora la posizione è modificabile) e la frizione sempre con azionamento a cavo. Certamente Honda avrà le sue ragioni e l’affidabilità è un elemento importante; ma quasi tutte le concorrenti ormai offrono componentistiche di base più complete ed allettanti. Ma non sono sicuramente questi dettagli a limitarne la qualità.

La sensazione più immediata in marcia è la percezione di leggerezza che offre tutta la moto. L'avantreno è rapido ed immediato, il cambio traiettoria è istantaneo ed il generale senso di semplicità regala grande fiducia e sprona il pilota a tirare sempre di più. Si sente che il motore è cresciuto e pur non essendo magari a livello delle rivali in termini di potenza assoluta, il feeling fornito dalla piccola 250 compensa ogni altra lacuna. Non a caso questa moto ha appena vinto il titolo mondiale della MX2.

Il carattere generale del propulsore resta simile alla versione 2015, con una buona coppia nella prima parte di erogazione ed ottima corposità nella parte centrale. Il modello 2016 cresce sensibilmente nella parte successiva, dove la schiena di potenza sale rispetto al predecessore, fino a metter in campo due cavalli in più, che può essere scaricata nella maniera migliore grazie alle mappature selezionabili al manubrio. Abbiamo apprezzato molto la mappatura standard, ottimo compromesso tra reattività e trazione, ma con buona velocità d’inserimento in curva, mentre la 3, quella hard, è sicuramente la più efficace.

Le sospensioni sono più sostenute ed in effetti affondano meno soprattutto nelle lunghe staccate in discesa del Ciglione. La sensazione della forcella ad aria si avverte negli ingressi in rampa e negli atterraggi, dove non si percepisce più l'irrigidimento della molla, bensì pare di atterrare su un cuscino che lentamente ti accoglie, a beneficio delle braccia che faticano di meno. Nella prima parte di corsa la forcella è un po' lenta a copiare le buche che si formano sul duro, in compenso il bilanciamento generale è di ottimo livello. Il mono scalcia poco e quando lo fa l'idraulica interviene in maniera istantanea per sistemare la situazione. Infine, giudichiamo ottimi i freni Nissin, al top delle prestazioni sia in termini di durata, che di affidabilità, specie sotto sforzo nelle lunghe staccate in discesa.

CRF450R

Nel 2015, a fare la differenza è stato il motore al debutto sulla 450: è stato un grandissimo successo, tanto che già a gennaio le moto disponibili erano già state tutte vendute. Per il 2016 Honda fa tesoro di tale risultato, impegnandosi a ottenere altrettanti benefici focalizzandosi sugli aggiornamenti a telaio e sospensioni. Sulla 450 troviamo dunque il medesimo motore delle versione 2015 ed ampi aggiornamenti sul resto. Come sospensioni sono confermate le Kayaba con sistema ad aria ad entrambi i lati, ma profondamente riviste.

La forcella è ora 5 mm più lunga e quindi il fodero è più spesso nella zona delle piastre per sopperire alla maggiore torsione. Come setting di base, ora sono a filo con le piastre, l’avancorsa è differente, la lunghezza totale della moto anche e l'abbinamento con il nuovo link al posteriore rende la 450 molto più stabile e meno nervosa. Il fine corsa è più sostenuto, così come la possibilità di regolazione del mono, ora con 8 click anziché 4. Anche sulla 450 è stato sostituito il rullo catena per ottimizzare il comportamento nelle staccate, così come gli attacchi delle pedane per eliminarne il bloccaggio in posizione chiusa dopo un canale in curva.

Come va

In sella sembra di essere sulla 250: le misure sono le medesime, la sensazione di leggerezza idem. E dopo pochi metri s’intuisce che il comportamento non è cambiato: il motore conserva le caratteristiche di dolcezza e progressione che da qualche anno sono il canovaccio con cui Honda interpretare la MXGP. La potenza massima non è più la prerogativa, l’essenziale è che questa sia scaricata a terra con la massima precisione e progressione. La capacità di produrre cavalli è fondamentale, specie in partenza, ma lo è altrettanto poterli avere sul terreno, quando e dove servono. La gestione elettronica ha aperto nuove frontiere ed il risultato è una moto davvero efficace e soprattutto gestibile.

Pur essendo una cilindrata importante, la CRF 450 R ha un carattere mansueto e permette di essere sempre in controllo senza mai peccare di prepotenza. Se si chiede di più, lo offre all’istante, ma difficilmente sorprende o coglie impreparato il pilota. Quest’aspetto trasmette fiducia e spinge ad osare sempre di più, soprattutto nei passaggi dove ci sente meno sicuri. Il “peso” del motore è davvero limitato e gli interventi adottati negli ultimi anni nella ricerca della centralizzazione delle masse hanno raggiunto in questa moto un equilibrio ed una sintonia che non hanno eguali.

Tutte le migliorie sono frutto del grande lavoro svolto dalle squadre ufficiali MX2 e MXGP da cui Honda riceve importanti feedback da trasferire poi sulla gamma di prodotti destinata all’ampia platea di appassionati. Le nuove CRF sono dunque un concentrato di tecnologia e prestazioni che difficilmente passa inosservato. La potenza è in costante crescita, le rifiniture sono da sempre al top, la maneggevolezza da riferimento. Se volete una CRF 2016, vi consigliamo di fare presto: il prodotto è ottimo ed ora che Honda è tornata regina del mondiale motocross, andrà ancora più a ruba!

Pregi e difetti

Pro

  • Maneggevolezza | Gestione erogazione del motore

Contro

  • Manubrio

Sono stati utilizzati
Casco: Thor Verge Boxed
Occhiali: Ariete
Maglia: Alpinestars
Pantaloni: Alpinestars
Guanti: Alpinestars
Stivali: Alpinestars Tech 10

Maggiori informazioni
Moto: Honda CRF 250 R e 450  R MY 2016
Luogo: Crossodromo Ciglione della Malpensa
Meteo: Sole, caldo, 28° C
Terreno: Campo cross con pendenze miste, fondo duro

Cambia moto
Honda CRF 250 RF (2016)
Honda

Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma (RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html

  • Prezzo 7.590 €
  • Cilindrata 249 cc
  • Potenza 40 cv
  • Peso 105 kg
  • Sella 951 mm
  • Serbatoio 6 lt
Honda

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848846632
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Scheda tecnica Honda CRF 250 RF (2016)

Cilindrata
249 cc
Cilindri
1
Categoria
Cross
Potenza
40 cv 29 kw 11.500 rpm
Peso
105 kg
Sella
951 mm
Pneumatico anteriore
80/100-21
Pneumatico posteriore
100/90-19
Inizio Fine produzione
2015 2016
tutti i dati

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