Un mese con... Kawasaki Versys 1000S

Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Un "long test" con la maxi crossover Kawasaki nei contesti a lei più congeniali. Seconda parte: l'autostrada!
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
3 maggio 2021

Con la quarta puntata si conclude anche questo nostro "Un mese con" in sella alla Kawasaki Versys 1000S. Per cambiare un po' abbiamo deciso di sottoporla a rilevamenti strumentali sulla pista dell'aeroporto di Rivanazzano, trovandola molto brillante come del resto lascia presupporre la derivazione del suo propulsore, che affonda le radici nel memorabile quadricilindrico della sportiva ZX-9R.

Le conclusioni? La Kawasaki Versys 1000, in qualunque declinazione, è una moto adattissima al turismo e allo stesso tempo capace di far divertire nella guida dinamica. I compromessi che si pagano rispetto alla più completa SE, se parliamo della "nostra" S, si limitano alla necessità di mettere mano alla taratura delle sospensioni nel momento in cui la si vuole adattare ai diversi contesti: con l'assetto di serie è una vera e propria poltrona nel turismo - anche veloce - mentre per rendere al suo meglio nel misto di montagna è meglio dare più sostegno a livello di molla e chiudere un po' la frenatura in estensione sulla forcella.

Il rapporto qualità/prezzo la rende davvero un ottimo affare, anche se la versione SE - data la qualità delle sospensioni Showa EERA - è davvero molto allettante. Vi ricordiamo che nei paragrafi sottostanti trovate un maggior dettaglio - sia video che testuale - sulla nostra prova.

3 - sul misto

Archiviata la pratica autostrada, si va verso il misto di montagna, frangente in cui ogni moto, diciamocelo, offre il meglio di sé. E la Versys - il nome, per inciso, significa VERsatyle SYStem, e quindi moto adatta a ogni tipo di impiego - non si tira affatto indietro. Con la sua gommatura da 17 pollici, del resto, non ha ambizioni fuoristradistiche ma punta a dare il meglio nella guida allegra. Appunto, sul misto stradale.

E si vede, perché soprattutto sullo stretto va molto bene: è armonica e gustosa nonostante una massa rilevante - come del resto succede a tutte le moto del segmento - insomma, ha una bella dinamica, sana e robusta. Quando le velocità si alzano un po', però, si inizia ad avvertire la massa, che il suo quadricilindrico colloca un po' in alto, baricentricamente parlando. Nei cambi di direzione diventa un po' impacciata se si inizia a chiederle reazioni rapide, anche perché i compromessi d'assetto che la rendono tanto confortevole in autostrada la fanno muovere un po', non solo sulle asperità ma anche sulle "semplici" ondulazioni.

Basta però lavorare un po' a livello di sospensioni per ottenere buoni risultati; è in questo frangente che si sente tanto il sacrificio rispetto alle sospensioni semiattive della Versys SE, capace di adattarsi rapidamente a una guida più brillante. Ma poco male, perché comunque la "S" è davvero gustosa e facile, e va forte con poco impegno psicologico. È rapportata corta, cosa che aiuta nella guida sportiva, e ha un gran bel cambio, coadiuvato da un quickshifter ben tarato: noi abbiamo riscontrato qualche impuntamento nel passaggio seconda-terza, ma va detto che la "nostra" Versys era davvero nuova. E già che siamo in argomento, ottimi anche i freni, che uniscono bene potenza e mordente senza mettere in difficoltà sul primo attacco.

Terminata l'analisi sul misto, ci manca solo di... decontestualizzarla completamente. Aspettate e vedrete...

2 - in Autostrada

Usciamo dalla città e puntiamo dritti a uno dei contesti più noiosi per la guida motociclistica, ma - se parliamo di turismo - uno anche dei meno evitabili: l'autostrada. Contesto che la Kawasaki Versys - in tutte le sue versioni - tutto sommato rende più che accettabile, grazie a una posizione di guida davvero comoda e accogliente per tutte le taglie, e a una protettività quasi assoluta. Attivate il cruise control, alzate il parabrezza fino alla posizione desiderata (tanto la presa d'aria ricavata nella parte bassa "scarica" da pressioni e vortici fastidiosi) e godetevi il viaggio.

Il motore è piacevolmente regolare e del tutto scevro da vibrazioni - solo portandolo a regimi davvero molto elevati filtra qualcosa - e spinge bene anche sotto, quindi basta innestare la sesta e sciropparsi il tragitto, e se proprio serve una riserva di potenza basta scalare (il quickshifter è perfetto) e si vola in avanti con una spinta vigorosa ma dolcissima. Attenzione però: il quattro cilindri Kawasaki è parsimonioso se non lo spremete, ma soprattutto se pretendete alte velocità, complice una sezione frontale inevitabilmente rilevante, i consumi si impennano e l'autonomia precipita.

Le sospensioni, tarate molto sul morbido, digeriscono qualunque cosa e contribuiscono a un quadro generale di grande comodità.

Difetti? I già citati consumi se tirate il collo al motore, e poi... su una viaggiatrice del genere, un piccolo portaoggetti all'interno della carenatura ci starebbe davvero bene. Ma stiamo cercando il pelo nell'uovo. Adesso pensiamo ad archiviare la pratica autostrada e a vedere come si comporta la Versys 1000S su strada, in montagna...

1 - In città

La Kawasaki Versys 1000 è una delle crossover più interessanti del mercato. L'abbiamo provata già diverse volte nelle sue varie iterazioni, l'ultima volta ad opera del nostro Perfetto con un test quantomeno atipico, per tornare ad analizzare un modello spesso misconosciuto. L'arrivo della versione "S", allestimento novità della line-up 2021, completa l'offerta andandosi a piazzare fra la completissima SE e la standard risultando però nettamente più vicina alla SE: sostanzialmente, si rinuncia soltanto (o meglio, "soltanto") alle sospensioni semiattive Showa Skyhook, risparmiando però in cambio un bel gruzzoletto e due chili di peso.

 

Al contrario, la versione "S" offre, come la SE, 4 riding mode gestibili attraverso la strumentazione TFT, i fari full-LED con fari cornering, il Quickshifter bidirezionale KQS, connettività Bluetooth con l’app Rideology, la vernice autorigenerante che "assorbe" piccoli graffi e naturalmente il quattro cilindri di 1043 cc in versione da 120 cavalli e 102 Nm.

Il primo contesto in cui la verifichiamo è quello della città, perché se è vero che la Versys non è certo uno scooter, è anche vero che dalla città bisogna pur uscire per raggiungere percorsi in cui la crossover Kawasaki è decisamente più divertente e... appropriata. In ambito urbano la Versys S è limitata praticamente solo dalle dimensioni, perché la sella relativamente bassa e un assetto tarato sul morbido la rende in grado di affrontare anche i più disastrati fondi cittadini.

In più, il motore regolarissimo ai bassi e contraddistinto da un'erogazione di linearità esemplare è un grande aiuto, e paradossalmente il quickshifter qui è una manna dal cielo, perché la scalata è istantanea e leva d'impaccio quando si deve schizzare rapidamente in avanti. Al capitolo difetti va ascritta solo una massa che richiede un po' di velocità per "annullarsi", quindi, quando le velocità sono ridotte, la Versys può risultare un po' impacciata se non siete lunghi di gamba, esperti e/o ben fisicati. Niente di grave, e soprattutto nulla che non sia attribuibile anche alla concorrenza.

Ma ormai la città ce la stiamo... levando di torno. Appuntamento a fra qualche giorno per parlare di come si comporta la Kawasaki in autostrada!

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Kawasaki Versys 1000 S Grand Tourer (2021)
Kawasaki

Kawasaki
Via Luigi Meraviglia, 31
20020 Lainate (MI) - Italia
848 580102
https://www.kawasaki.it

  • Prezzo 16.890 €
  • Cilindrata 1.043 cc
  • Potenza 120 cv
  • Peso 255 kg
  • Sella 840 mm
  • Serbatoio 21 lt
Kawasaki

Kawasaki
Via Luigi Meraviglia, 31
20020 Lainate (MI) - Italia
848 580102
https://www.kawasaki.it

Scheda tecnica Kawasaki Versys 1000 S Grand Tourer (2021)

Cilindrata
1.043 cc
Cilindri
4 in linea
Categoria
Turismo
Potenza
120 cv 88 kw 9.000 rpm
Peso
255 kg
Sella
840 mm
Pneumatico anteriore
120/70ZR17M/C (58W)
Pneumatico posteriore
180/55ZR17M/C (73W)
Inizio Fine produzione
2020 2021
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