Yamaha Ténéré 700: TEST anteprima

  • Voto di Moto.it 8.5 / 10
Più attesa della finale di Champions, è finalmente arrivata. Abbiamo percorso 500 km in due giorni: la Yamaha Ténéré 700 ha prestazioni di rilievo, un ottimo rapporto qualità/prezzo e sospensioni a punto. Però l'elettronica è ridotta all'osso (ma questo a molti piacerà) e la sella è alta da terra
21 maggio 2019

La Yamaha Ténéré 700 è finalmente nelle nostre mani, mancava solo lei! Dopo la Ducati Multistrada 950S, la Moto Guzzi V85TT, la KTM 790 Adventure e la BMW F850GS Adventure la leggera endurona di Iwata era rimasta l'oggetto misterioso di tutti noi in fissa col tassello. La moto ora c'è in carne e ossa. E - spoilero subito la prova - va pure bene. E' progettata in Italia da Yamaha Europa (a Gerno di Lesmo, vicino a Monza) e viene poi costruita in Francia e in Giappone. La moto costa 9.490 euro e ha una dotazione orientata al fuoristrada anche difficile, ma per nulla povera. La 700 ricorda da vicino il  concept T7, da cui non si discosta in maniera evidente. Troviamo un serbatoio in lamiera da 16 litri che ne ricalca le forme, una strumentazione protetta da plexi di chiara matrice dakariana e forme decisamente racing. Paramani e paramotore sono di serie. La strumentazione è digitale (non TFT) e le leve sono tutte regolabili e dotate di snodo (quelle ai piedi). Le pedane sono fissate a pregevoli staffe di alluminio forgiato. Certo, lo sviluppo verticale della moto è notevole e necessario per ospitare il motore 700 CP2, che già equipaggia MT-07, Tracer 700 e XSR 700 ed è dotato di carter umido per la lubrificazione. Ne consegue un baricentro posto in alto (al pari della sella, a 875 mm da terra. Si può ottenere il kit per abbassarla di 35 mm). Gli ingombri laterali sono però degni di una monocilindrica e anche il peso è contenuto. Yamaha dichiara 187 kg a secco (204 col pieno). 

Le radici e la base

La XTZ Ténéré affonda le radici nella dinastia entrofuoristrada Yamaha, a partire dall'antesignana XT 500 del 1976 che ha fatto la storia inaugurando un segmento di grande successo e vincendo, tra l'altro, le prime due edizioni della Paris-Dakar con Cyril Neveu. Quella prima monocilindrica ha aperto la strada alla XT600Z del 1983 - a cui spetta l'onore di aver portato per prima il nome Ténéré - e poi alla XTZ750 SuperTénéré bicilindrica del 1989 fino alla più moderna 660 e all'attuale XT1200.

Per la rinascita di un modello attesissimo, Yamaha si è affidata alla base - valida e collaudata - del propulsore bicilindrico CP2 da 698cc già impiegato sulla nuova MT-07, adattato nelle tarature dell'alimentazione per privilegiare ancora di più la regolarità d'erogazione e la coppia ai medi regimi (il valore massimo si raggiunge a 6.500 giri con 68 Nm) e offrire un'autonomia molto elevata: Yamaha parla di più di 350 km ottenibili con il serbatoio da 16 litri (la riserva è da 4,3 litri). La potenza è pari a 75 cavalli a 9.000 giri, con la possibilità di allungare a 10.500 giri. 
Sono nuovi la centralina, l'air box e tutto lo scarico. La velocità massima è di 186 km/h, che corrispondono a 202 km/h indicati.

La ciclistica

Itelaio a doppia culla in acciaio è completamente nuovo e pensato per offrire prestazioni ma soprattutto resistenza e la giusta snellezza per la guida in fuoristrada. La culla inferiore è imbullonata (al pari delle pedane del passeggero) ed è protetta da una estesa cover in alluminio. Il comparto sospensioni conta sulla forcella Kayaba regolabile con steli da 43 mm ed escursione di 210mm, mentre al posteriore troviamo un monoammortizzatore sempre Kayaba con stelo in alluminio e con regolazione remota del precarico e forcellone in alluminio che definiscono un'escursione ruota di 200mm. Restando in tema di ruote, la dotazione parla di cerchi a raggi con pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR dal diametro di 21" (largo 90) all'anteriore e 18" (largo 150) al posteriore con camere d'aria.

L'ìmpianto frenante della Brembo è costituito da due dischi a margherita da 282 mm all'anteriore e un'unità posteriore dallo stesso profilo dal diametro di 245 mm, naturalmente gestiti dall'ABS disattivabile per l'uso in fuoristrada. La sella è posta a 875 mm da terra, l'interasse è di 1.590 mm.

Dotazione ed elettronica

La XTZ 700 Ténéré mantiene uno degli elementi più distintivi del concept T7, ovvero il frontale mutuato dai rally con quadruplo gruppo ottico a LED (le due unità inferiori ospitano le luci di posizione) protetto da una palpebra trasparente. Molto bella e professionale anche la strumentazione, specialistica nel look e predisposta per il montaggio di dispositivi di navigazione come GPS, lettori di road book e smartphone. Non sono presenti ride by wire, mappe e controlli di trazione. L'elettronica è quindi ridotta all'osso: una scelta precisa - secondo quanto ci ha detto Yamaha - per andare incontro alle richieste di chi ama usare queste moto in fuoristrada. La XTZ700 Ténéré è disponibile nelle colorazioni Ceramic Ice, Competition White e Power Black; sarà in consegna da luglio 2019.

Come va

Andiamo subito al sodo. La Yamaha Ténéré 700 ti mette a tuo agio - soprattutto se superi il metro e 70 - perché è agile e leggera tra le gambe. Siamo sotto i 200 kg senza il pieno di benzina ed è un grande risultato. Stai bene in sella, grazie ai comandi morbidi e al bel feeling che si instaura nei primissimi chilometri. La protezione dall'aria è discreta per il casco e carente per le spalle, ma non ci lamentiamo: per andare in fuoristrada non ci servono grossi cupolozzi che tagliano la visuale del pilota. Meglio uno schermo compatto, che devia l'aria, lasciando però il campo visivo sgombro. Buone notizie in zona confort, dato che le vibrazioni sono praticamente assenti e il motore non scalda per niente. E' bello tra l'altro anche il sound dello scarico. In piedi la Ténéré si guida in modo perfetto, grazie al manubrio largo (che preferiremmo solo un pelo meno incurvato all'indietro) e ai fianchi stretti. Da seduti invece infastidisce un po' la sporgenza del carter destro, che urta il polpaccio. Nulla di drammatico, però bisogna farci l'abitudine. 

Su strada la Ténéré 700 non è mai in affanno, anzi.  Sia chiaro, è una maxienduro alla vecchia maniera. Non ci sono sospensioni attive che leggono lo stile di guida o controlli di trazione con piattaforme inerziali. Fa tutto la sensibilità del pilota. Ma, nonostante la ruotona da 21, la Yamaha danza tra le curve bella decisa. Le sospensioni sono morbide, ma per nulla cedevoli e la frenata Brembo eccelle in modulabilità. Non sarà potentissima, ma la risposta del comando è davvero sincera e precisa. Tra le curve ci conquista sempre questo meraviglioso motore, che osanniamo ogni volta che ci capita tra le mani. Riprende da 2.000 giri in sesta, a circa 40 km/h, senza battere ciglio. A 3.000 è già corposo e ti tira fuori dalle curve senza fatica. Dai 7 ai 10 diventa poi quasi rabbioso. I 75 cavalli non sono mai in affanno e vorresti qualche cavallino in più solo in montagna a pieno carico. La sella è comoda, se consideriamo la destinazione sportiva della nuova Ténéré. Lo spazio per il passeggero è discreto, con pedane basse. Mancano però le prese per le mani, optional. Su strada la tenuta delle Pirelli STR va oltre le aspettative: il disegno tassellato non vi inganni, grip e angoli di piega sono degni da gomma stradale, e pure buona.

E infatti è in fuoristrada che vorremmo un tassello ancora più marcato (come ad esempio lo Scorpion Rally, per restare in casa Pirelli). Sì perché qui le doti della Ténéré 700 sono davvero uno spettacolo e ti invogliano a osare sempre di più. Su tutto svettano il comportamento facile, ma anche pepato, del motore CP2 e la risposta delle sospensioni Kayaba. Sono scorrevoli e assorbono le piccole buche; non vanno però in crisi nemmeno in presenza di ostacoli importanti. Insomma, se pensiamo al prezzo di acquisto della Yamaha, a queste voci hanno fatto bingo. La Ténéré è stabile sul veloce e sullo sconnesso. Solo a bassa andatura si avverte il baricentro alto imposto dal serbatoio tradizionale, e anche la sella a 87 cm richiede perizia nella manovre negli spazi angusti, quando bisogna dare la zampata a terra. Ma nel complesso il bilancio è più che positivo, perché in fuoristrada ci si diverte e pure tanto. Ci avete chiesto in tanti un confronto con la rivale diretta, la KTM 790 Adventure. Faremo presto un test comparativo; intanto vi anticipiamo che la KTM ha un'elettronica più ricca (con mappe e traction control), la strumentazione TFT, il cornering ABS e 20 cavalli in più. Ma, se vi interessa il fuoristrada con queste moto, sappiate che la Yamaha è meno ricca, ma comunque gratificante e sicura anche sui percorsi veloci (e costa dai 3 ai 4.000 euro in meno). L'austriaca è in vantaggio alla voce maneggevolezza, grazie al basso serbatoio, e prestazioni pure. Siamo però curiosi di vederle muso a muso in un confronto diretto, perché sulle piste battute entrambe ci hanno regalato sensazioni molto positive. 
La Ténéré si è fatta attendere parecchio, ma i primi 500 km ce lo dicono in modo chiaro: attesa ripagata e alla grande. Bentornata Yamaha.

Pro e contro

Pro

  • Rapporto qualità/prezzo - Motore facile e divertente - Sospensioni e freni ok - Comportamento su strada e in offroad

Contro

  • Sella alta - carte destro del motore che tocca quando si guida con gli stivali da cross

Maggiori info

Luogo: Tortosa (Spain)
Meteo: sole e pioggia (da 6 a 25 gradi)
Tester: Andrea Perfetti (185 cm, 87 kg)
Abbigliamento: casco Xlite, completo Ottano, guanti Ottano, stivali Acerbis, maschera Ariete

Foto di Francesc Montero
Video di A.P, Eros Girotti

Hot now

Yamaha Ténéré 700 (2019 - 20)
Yamaha

Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo (MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/

  • Prezzo 9.799 €
  • Cilindrata 689 cc
  • Potenza 75 cv
  • Sella 880 mm
  • Serbatoio 16 lt
Yamaha

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Via Tinelli 67/69
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848 580 569
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Scheda tecnica Yamaha Ténéré 700 (2019 - 20)

Cilindrata
689 cc
Cilindri
2 in linea
Categoria
Turismo
Potenza
75 cv 55 kw 9.000 rpm
Sella
880 mm
Pneumatico anteriore
90/90 - 21 M/C 54V M+S
Pneumatico posteriore
150/70 R18 M/C 70V M+S
Inizio Fine produzione
2018 2020
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