Campionato italiano trial, 5a prova al Terminillo

Andrea Buschi
La quinta prova di campionato italiano trial ha fatto tappa nel weekend sulle pendici del Terminillo, “la montagna di Roma”, con una gara bella e combattuta per tutte le categorie presenti
18 luglio 2017

Il Terminillo nota località sciistica laziale, sin da gli anni ‘30 del secolo scorso, sorge ad un centinaio di km da Roma, ed è un magnifico luogo per gli sport invernali, per gli amanti della montagna e per la disciplina più ecologica dei motori, il Trial.


Il Moto Club Rieti ha avuto l’incarico di organizzare questa prova, dopo le felici esperienze del 1995, 1997 con il campionato europeo ed il 2005 ancora con il campionato italiano; esame superato a pieni voti dal punto di vista del percorso con zone molto belle e tecniche per tutte le categorie, mentre un poco dispersiva l’area paddock rispetto al 2005.


Oltre al solito Grattarola che domina e vince con ampio margine la sua categoria per la 26ma volta consecutiva, a farla da padrone è stato il vento che dalla sera precedente la gara ha cominciato a soffiare in modo violento causando danni alle tende dei Team e dei camper presenti, un vero disagio durato poi tutta la domenica poiché ha reso di fatto inutilizzabile il sistema di gestione dei punteggi attraverso gli usuali pannelli limitando il rilevamento degli stessi esclusivamente al live results via smartphone.


Come detto, nella TR1, Grattarola questa volta non ha avuto particolari problemi a regolare gli inseguitori per lui 29 penalità, mentre Tournour, Petrella, Maurino e Locca, tutti in un fazzoletto di punti da 52 a 59 penalità di quest’ultimo. Appena più staccati sono giunti lo spagnolo Moret, oggi non particolarmente efficace, Fioletti e Saleri, distanziati di due punti mentre hanno chiuso la classifica Iolitta e l’idolo di casa Petrangeli con 105 penalità. Sicuramente le zone proposte per questa categoria hanno messo in luce vista l’altitudine le qualità atletiche dei piloti e quelle meccaniche dei mezzi che come noto sopra i mille metri soffrono la rarefazione dell’ossigeno nella carburazione. Molte zone ricalcavano quanto già visto nelle precedenti edizioni, quindi sottobosco con grosse rocce bianche che in condizioni di asciutto hanno un grip incredibile come in questa occasione ed una terra molto friabile nelle zone più esposte al sole insomma un gran bel Trial che ha gratificato i migliori delle categorie in gara.


Torna alla vittoria nella classe TR2 il piemontese Garnero che regola Piardi e Riva a pari punti di Gandola con anche in questo caso una classifica molto corta che vede Copetti quinto con un solo punto in più.


Categoria TR3 vede una nuova affermazione di Spreafico davanti ad Andreoli ed un redivivo Valenti. 125 TR3, nuova vittoria per il giovane Carlo Alberto Rabino, dominatore della categoria davanti a Poncia e Gabutti. Nelle categorie TR3 over nuova vittoria di Andreoli che si avvicina alla vetta di classifica mentre nei TR4 si impone Vignola.
 

Presenti per questa lunga trasferta anche 21 Juniores per il Trofeo di categoria, in realtà un numero abbastanza esiguo rispetto al recente passato e certamente questo non è un segnale particolarmente confortante per il futuro di una disciplina che nell’ultimo anno ha subito una notevole contrazione in termini di vendite. Onore comunque ai vincitori di Categoria, Juniores A per Alex Curti, B per Valentino Feltrin, C per Alessio Lopresti e D per Gabriele Vietti Violi.

 

Durante la fase di premiazione sono state presentate le Squadre per il Trial delle Nazioni che si svolgerà a Baiona in Spagna a settembre, ed in questo caso non sono mancate le polemiche ma cercheremo di spiegare meglio in un prossimo articolo, quindi rimanete sintonizzati!

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