SBK. Chaz Davies: “Sono pronto a lottare per il titolo”

Carlo Baldi
Abbiamo intervistato il gallese della Ducati a pochi giorni dalla nascita della sua primogenita, per parlare del suo rapporto con Rea, della Ducati e del suo feeling con la V4
25 maggio 2020

Chaz Davies è da sempre uno dei piloti più gentili e disponibili del mondiale Superbike. Dopo esserci salutati a Phillip Island ai primi di marzo, è stato un piacere rivederlo per questa intervista, che abbiamo volutamente voluto fare a pochi giorni dalla nascita della sua primogenita. Un momento importante nella vita del gallese, che ha avuto una carriera fatta di alti e bassi, con tante vittorie ed un titolo mondiale, ma non senza grandi difficoltà che come lui stessi afferma, lo avevano addirittura portato a meditare il ritiro. Dopo aver corso in 125 ed in 250, Chaz aveva dovuto emigrare in America per correre in Supersport. Destino ha voluto che proprio a Laguna Seca il tedesco della Ducati Alex Hofmann si infortunasse e che la scelta del sostituto cadesse proprio su di lui. Qualche gara in MotoGP e poi ancora gli USA e l’AMA, prima della telefonata di Giuliano Rovelli, che lo invitava a correre con una Triumph nel mondiale Supersport. Ancora un anno con la tre cilindri inglese e poi nel 2011 la squadra passò alla più competitiva Yamaha e Chaz conquistò il titolo mondiale. 

Il premio fu una RSV4 con la quale disputare l’anno successivo il mondiale Superbike, sempre con il team ParkinGo con una splendida vittoria al Nurburging. Le sue quotazioni salirono, tanche che nel 2013 venne ingaggiato dalla BMW quale compagno di squadra di Melandri nel team ufficiale. Un anno con la moto tedesca e poi nel 2014 inizia un'altra fase importante della sua carriera, con il passaggio alla Ducati. Pur non conquistando il titolo Chaz è entrato subito nei cuori dei ducatisti, che apprezzano il suo coraggio ed il suo grande impegno. 
 

E siamo alla storia recente, al 2019 ed all’arrivo della V4, con il quale il gallese fatica a trovare il giusto feeling. Ma a Laguna Seca la storia cambia, ed il ritorno sul gradino più alto del podio dimostra come Chaz abbia ormai preso le misure alla potente quattro cilindri bolognese. Quest’anno a Phillip Island, che non è certo il suo circuito preferito, ha affilato le armi in attesa del ritorno in Europa, ma poi il coronavirus ha bloccato tutto, compresa la sua voglia di dimostrare di poter lottare per il titolo. Un motivo in più per sperare che il campionato possa riprendere al più presto, anche perché il suo contratto con la casa di Borgo Panigale è in scadenza e Davies vorrebbe restare un ducatista.