SBK, GP di Argentina: a Toprak Razgatlioglu anche la Superpole Race

SBK, GP di Argentina: a Toprak Razgatlioglu anche la Superpole Race
Carlo Baldi
Il turco della Yamaha vince la Superpole race superando in volata Scott Redding. Rea è terzo e va a -34 in classifica. Quarto un bravissimo Bassani. Sesto Locatelli e ottavo Rinaldi
17 ottobre 2021

Scott Redding contende sino all’ultimo metro la Superpole Race di San Juan e si mangia le mani per la scivolata di ieri in Gara1 che gli ha impedito di lottare con Toprak Razgatlioglu.

Nelle prove libere e poi ancor più nella Superpole si era visto che l’inglese della Ducati è l’unico che può dare del filo da torcere a Razgatlioglu in Argentina, in quanto Rea punta solo a limitare i danni, e sino ad ora non si è mai nemmeno avvicinato alla Yamaha numero 54.

Nella gara sprint Redding si è avvicinato al leader turco che era arrivato ad avere oltre un secondo di vantaggio. Nonostante un lungo, Scott è riuscito a raggiungerlo e a superarlo, ma Toprak (autore del nuovo giro record della pista di San Juan in 1’37”345) ha risposto da par suo, e si è arrivati così alla volata finale che ha visto prevalere il turco per soli 46 millesimi.

Terzo posto per Jonathan Rea che, così come ieri, si è limitato a fare da spettatore e a portarsi a casa sette punti, che portano a 34 il suo distacco in classifica da Razgatlioglu.

San Juan Villicum. Jonathan Rea (Kawasaki)
San Juan Villicum. Jonathan Rea (Kawasaki)

 

Ancora una volta sorprendete la gara di Axel Bassani che chiude al quarto posto. Il pilota del team Motocorsa ha condotto una gara fantastica, che lo ha portato a ridosso dei primi, conquistando un risultato ancora più incredibile se si considera che lo ha ottenuto nella Superpole Race, che sino ad ora non era certo il suo pezzo forte.

Buona la gara di Michael van der Mark quinto davanti ad Andrea Locatelli che non sembra completamente a proprio agio sulla pista argentina. Garrett Gerloff, che era stato il più veloce nel warm up di questa mattina, è settimo e precede Michael Ruben Rinaldi. A metà gara l’italiano della Ducati era quinto e sembrava potesse insidiare la quarta piazza di Bassani, ma nel finale è sceso sino all’ottavo posto.

Stesso discorso per Alex Lowes che sembra però abbia avuto un riacutizzarsi del dolore al polso infortunato. Le due Honda concludono in decima ed undicesima posizione rispettivamente con Leon Haslam ed Alvaro Bautista che precedono Tito Rabat con la Kawasaki di Puccetti ed un opaco Chaz Davies che sembra abbia appeso il casco al chiodo con un poco di anticipo.

Solo diciottesimo Samuele Cavalieri con la Panigale V4 del Barni Racing.

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