Superbike. Nuova mega hospitality per il Kawasaki Puccetti Racing

Superbike. Nuova mega hospitality per il Kawasaki Puccetti Racing
Carlo Baldi
Il team di Manuel Puccetti ha inaugurato al Mugello CIV una struttura di oltre 500 metri quadrati su due piani, che introduce in Superbike un nuovo concetto di hospitality
3 maggio 2021

Nei momenti difficili bisogna avere il coraggio di guardare avanti e di prepararsi al futuro, ed è proprio quello che ha fatto Manuel Puccetti, fondatore e Team Principal del Kawasaki Puccetti Racing, che in occasione della prima tappa del CIV all’autodromo del Mugello, ha presentato una nuova struttura che sarebbe limitativo definire solo “hospitality”, in quanto si tratta di un impianto di oltre 500 metri quadrati, distribuito su due piani.

Al di la della zona ristorante (con una capacità di oltre 120 posti) e di una cucina rigorosamente “made in Emilia”, questa struttura dispone di salotti, meeting rooms, uffici privati e ovviamente di aree dedicate solo alla squadra, dove i piloti si possono cambiare, ma dove possono soprattutto trovare la quiete per concentrarsi prima delle prove o delle gare.

L’hospitality del Kawasaki Puccetti Racing è stata concepita anche per gli sponsor, che qui troveranno (quando il paddock non sarà più riservato solo agli addetti ai lavori) tutte quelle aree e quelle strutture, necessarie per vivere nel modo più comodo il weekend di gare, ma anche per sfruttare l’evento sportivo come possibilità di incontro con i propri clienti o con la propria forza vendita.
E questo in tutte le nazioni dove si disputano i round del Campionato Mondiale Superbike. In occasione del primo round del Campionato Italiano Velocità l’impianto ha già ospitato la presentazione alla stampa della nuova Kawasaki Ninja ZX-10R 2021.

Si tratta certamente di uno sforzo economico non indifferente , ma come capeggia sulla parete di entrata dell’hospitality, dove Manuel Puccetti ha raccolto le molte frasi celebri che lo hanno ispirato nella sua carriera di Manager: “Chi non osa nulla, non speri in nulla”.